ASCOLI PICENO – La richiesta di inserimento di Ascoli Piceno nella lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco non è stata riconosciuta meritevole dell’accettazione, in quanto le motivazioni addotte a sostegno della domanda non sono apparse tali da mostrare la sussistenza degli elementi di “unicità” indispensabili per aspirare all’ambito riconoscimento.
LA RACCOLTA FIRME – La sezione locale di Italia Nostra e altre associazioni culturali cittadine si erano mobilitate in passato con una raccolta firme dando avvio al percorso di riconoscimento. Dopo il respingimento della domanda, Italia Nostra e le altre associazioni fanno sapere di non ritenere “che si debba ammainare definitivamente la bandiera e che, invece, con maggiore calma e ponderazione, si debbano individuare, magari facendo affidamento sulle sole nostre forze e competenze, gli elementi più solidi e preziosi del ricco patrimonio storico, artistico, architettonico e urbano della città per elaborare e presentare una nuova domanda, cui potrebbe essere riservata una diversa e positiva accoglienza”.
LA NASCITA DI UN GRUPPO STUDIO – Proprio per questo motivo il Coordinamento Antidegrado ha deciso di costituire un gruppo di studio per analizzare i valori irripetibili del patrimonio della città, individuare gli elementi di unicità presenti ed elaborare, quindi, una nuova proposta da porre all’attenzione dell’amministrazione comunale, per fare un nuovo tentativo che dia finalmento l’esito sperato.
“Naturalmente si dovrà tenere conto di quelli che sono gli orientamenti che hanno caratterizzato le ultime decisioni assunte dagli organismi preposti alle valutazioni delle domande presentate – fa sapere Gaetano Rinaldi di Italia Nostra – per l’inserimento di un sito nelle liste dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco, individuando, possibilmente, elementi presenti in altre realtà simili a quella di Ascoli, per il riconoscimento di una rete di siti in cui la nostra città possa porsi magari come capofila”.