Un nuovo anno di buona politica è il buon proposito dei gruppi consiliari dell’opposizione ascolana. Conferenza stampa a più voci per tirare le somme di fine 2014 e mettere giù nero su bianco gli auspici politici per il 2015. “Ci auguriamo un nuovo anno di cambiamento e partecipazione dei cittadini – ha sintetizzato Francesco Ameli – in cui saremo aperti a tutte le sensibilità politiche che cercano una risposta”. Grandi assenti i cinque stelle che, fanno sapere i presenti, hanno deciso di non prendere parte al bilancio di fine anno dell’opposizione.
FRANCESCO AMELI (PD), UNA BELLA OPPOSIZIONE – “La nostra è una rinnovata forza di opposizione, rinnovata nelle persone e negli intenti. Abbiamo compiuto un cambio di passo che trova sostanza anche nelle azioni dei gruppi consiliari. Agire assieme come opposizione pone le basi per un progetto che si sta iniziando a costruire proprio in questo periodo e che deve allargarsi alla società civile. Oltre al bilancio politico, c’è anche prettamente amministrativo. Per esempio, tornando sul tema a noi caro delle opere pubbliche, tra quelle previste molte sono già state rinviate agli anni futuri e molte altre, per il loro completamento, hanno bisogno di nuovi investimenti che il Comune probabilmente non può permettersi. Anche in merito alla macrostruttura e alla rotazione dei dirigenti, nutriamo forti dubbi, visto che la gran parte di essi occupano lo stesso posto da decenni”. Ameli va giù duro su Marco Fioravanti: “continuiamo a denunciare una gestione delle sedute del consiglio comunale assai discutibile, il presidente deve essere garante di tutte le forze politiche, invece assistiamo a spettacoli indecorosi come quello dell’ultimo consiglio, dovuto a una mala gestione”. E in merito al bando per due dirigenti pubblici al Comune di Ascoli: “Per tre giorni non c’è stata la possibilità di accedere al sito del Comune. Quindi mi auguro che i termini del bando siano prorogati, vista la scadenza fissata al 12 gennaio”.
LAURA BALESTRA, LA BUONA POLITICA – “Bisogna puntare sulla buona politica e su un’azione unanime dell’opposizione. Il vantaggio di essere su posizioni civiche è la possibilità di dire quello che si pensa, al di là di una posizione politica. Se penso al Comune mi chiedo cosa abbia fatto l’amministrazione per le problematiche ascolane: il lavoro, la cultura e l’identità stessa di questa città. Il progetto Ascoli città di travertino non è stato nemmeno preso in considerazione dall’Unesco. Dal punto di vista culturale, inoltre, è disdicevole la situazione in cui versano la biblioteca, il teatro Ventidio Basso e quello romano. Come opposizione abbiamo raggiunto dei risultati condivisi, in primis l’adozione del codice etico. Ora dobbiamo pensare al dopo Castelli, a mio avviso questo mandato non durerà cinque anni. Per questo è nostro dovere proporre un cambiamento significativo per la città”.
GIANCARLO LUCIANI CASTIGLIA (PD), COMUNE SENZA UN EURO – “Un problema drammatico è quello delle casse comunali, assistiamo a un indebitamento progressivo del Comune e per questo ho preparato un’interrogazione specifica. Il sindaco dovra spiegare come mai abbiamo sempre più debiti. Riprendo poi la questione sollevata nell’ultimo consiglio comunale, in merito all’evidente carenza di trasparenza. C’è una legge dello Stato ad hoc sul tema, recepita da una delibera di giunta che stabilisce le misure con cui la trasparenza debba essere garantita. Sono fortemente preoccupato per la piega che sta prendendo la politica che si esercita nel consiglio comunale, esautorato dalla sua funzione di controllo. Mi riferisco alla conduzione del consiglio, agli atteggiamenti della maggioranza. Di fatto il consiglio comunale è ciò che il sindaco Castelli vuole che sia, un luogo dove non si facciano inutili chiacchiere”.
FRANCESCO VISCIONE (UDC), IL SOCIALE – “Attenzione alle famiglie ascolane, sempre più povere. È vero che un’amministrazione comunale non può risolvere una crisi di queste proporzioni, ma deve fare qualcosa. Al sindaco chiedo anche di contrarre ancor di più la spesa pubblica”.
VALENTINA BELLINI (PD), LE OCCASIONI MANCATE – “Riprendo anch’io sulla pessima conduzione del consiglio comunale. Dall’altro lato, però, credo che sia percepibile che c ‘è stato uno scatto di qualità di questa opposizione. Stiamo svolgendo le nostre funzioni di controllo e proposta con serietà e impegno. Ascoli è ancora la città delle grandi occasioni perdute”.