RIPATRANSONE – I consiglieri di Uniti per Ripa, Barbara Bassetti e Giuseppe De Renzis, ne hanno fatto un cavallo di battaglia della loro azione politica nell’anno che sta per concludersi. È la questione dei fenomeni franosi nel territorio ripano, più volte denunciati dalla minoranza che, anche durante questo periodo di festività, non vuole spegnere i riflettori su un problema che coinvolge direttamente il plesso scolastico cittadino. Una lettera aperta firmata da Bassetti, inviata qualche tempo fa al primo cittadino Remo Bruni, chiede l’istituzione di un servizio di sorveglianza per i ragazzi che si recano a scuola.
LA LETTERA – “Signor sindaco, ho da rivolgere a lei e all’amministrazione una nota che, oltre alla mia personale attenzione, è sollecitata da mille voci ormai da tempo. L’argomento è la frana che interessa il tratto di via Gera verso il piazzale antistante alle scuole. La sede stradale è ormai inagibile da un anno ai pullman degli studenti con disagio evidente e ormai intollerabile. Così evidente ed intollerabile che arrivo a credere alla perfetta inutilità di questa mia nota, nel senso che il problema non può certo non interessare la vostra attenzione. Bisognerebbe essere ciechi e incoscienti se così non fosse. Però questa mia nota vuole essere pressante sotto molteplici punti di vista e non solo per il disagio degli studenti che lasciano il pullman lontano dall’edificio scolastico, cosa già di sé tutt’altro che secondaria se si pensa alle lamentele dei genitori e alle pressioni dirette e indirette che spesso riaffiorano addirittura sulla chiusura degli istituti scolastici e loro trasferimento in altri paesi. Certo questo non può sfuggirvi e perciò, nell’augurarmi la soluzione definitiva col ripristino del traffico in via Gera, auspico, anzi, propongo che l’amministrazione comunale si attivi per un servizio di sorveglianza degli studenti in arrivo da parte sia dei vigili urbani o ricorrendo alle associazioni già così benemerite della protezione civile, dei carabinieri in congedo, di volontari, ecc., giacché è sempre meglio prevenire ogni possibile guaio alle persone e alle istituzioni. E fin qui mi auguro che siate tutti d’accordo”.
QUALI RESPONSABILITÀ – “Tuttavia, intendo richiamare anche un altro punto di estrema gravità che riguarda la suddetta frana e che, certamente, rientra nella sfera delle vostre attenzioni, in rapporto alle responsabilità amministrative e alle sollecitazioni della pubblica opinione. Voglio dire, insomma, che se è urgente il lavoro di ripristino, è pure doveroso procedere all’accertamento delle responsabilità della progettazione, dello studio del sito, della esecuzione dei lavori, dei materiali e di tutto ciò che va al di là della pura e semplice fatalità e della eccezionalità delle condizioni meteorologiche ostili. Insomma, se sono sicura di tutte le vostre buone intenzioni, sento però il dovere, come partecipe di questo Consiglio comunale, di esprimere con forza lo scontento popolare e il mio personale stimolo ad un maggiore e fattivo impegno per la soluzione di un problema così grande e indilazionabile”.
Una foto della frana scattata qualche mese fa.
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