ASCOLI PICENO – Al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno è stato annullato l’ennesimo spettacolo. Da agosto a oggi si contano ben otto spettacoli cancellati; quindi, niente Umberto Tozzi il 9 dicembre, niente Curreri-Solis String Quartet il 5 dicembre e ancora niente Covatta, Katia Ricciarelli e l’atteso Festival del Barocco ad agosto. Anche se gli annullamenti non comportano aggravio di spese, il Massimo ascolano così facendo intacca la sua buona reputazione.
TROPPI FORFAIT – Ma cosa c’è dietro tutti i due di picche ricevuti? Se per Katia Ricciarelli aveva parlato di un infortunio al ginocchio, Giobbe Covatta, Curreti e company hanno dato forfait per sopraggiunte problematiche organizzative. Nessuna coincidenza e nemmeno capricci da vip, ma semplicemente troppi biglietti invenduti. E l’assessore al cultura Giorgia Latini conferma che l’Amministrazione è sempre molto disponibile con gli artisti, pur non potendo l’Ente sostenere economicamente ogni spettacolo.
SUBITO POLEMICA – “Gli eventi di recente cancellati rivelano una situazione che è ormai sfuggita ad ogni controllo, creando un grave danno di immagine al prestigio del teatro comunale. – commentano Francesco Ameli, capogruppo Pd, e Massimo Gaspari, segretario Pd -. L’annullamento di troppi eventi in un breve lasso di tempo creano sconcerto e disorientamento da parte del pubblico il quale, come è evidente, deve necessariamente fare delle scelte dettate anche e soprattutto da motivi economici”.
IMMAGINE DA CURARE – Fatta eccezione per gli eventi del calendario teatrale a cura dell’ente teatrale regionale Amat, che seguono le regole di una programmazione ormai collaudata fatta con congruo anticipo e con apprezzabili risultati, per tutti gli altri eventi di spettacolo dal vivo di altri generi l’organizzazione e il risultato non è dei migliori. Manca una coordinazione, mancano precise dritte di programmazione? Di fronte a una situazione ritenuta da più persone imbarazzante, non resta che risvegliare dal torpore la macchina organizzativa del Ventidio Basso.
