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ASCOLI PICENO – Si sono svolti sabato 29 e domenica 30 novembre 2014 i festeggiamenti per i trent’anni di vita della Compagnia dei Folli. Gli attori ascolani che hanno portato in giro per il mondo il teatro di strada e d’immagine hanno voluto festeggiare regalando alla città di Ascoli Piceno alcuni momenti di riflessione e di spettacolo.

IL CONVEGNO – Il convegno “Mangiare di Cultura – Spettacolo dal vivo: futuro e proposte”, un momento di incontro tra le realtà culturali e le istituzioni, tra le compagnie e i referenti del mondo della cultura per approfondire dati e prospettive dello spettacolo dal vivo. Il convegno si è aperto con l’introduzione di Gianluca Balestra, direttore del Teatro Florida di Firenze, il quale ha posto l’attenzione sulla difficoltà delle imprese di spettacolo di competere con il mercato quando non vi sia una sensibilità da parte delle istituzioni e dei cittadini stessi. Il primo intervento è stato del professor Gino Troli, direttore dell’Amat, il quale ha annunciato che dal prossimo anno l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali cambierà nome e soprattutto diverrà un circuito multidisciplinare ancora più eterogeneo includendo la Musica tra le arti di cui si occupa.

Compagnia dei Folli, il convegno

A seguire ha preso la parola Carlo Pesaresi direttore del Consorzio Marche Spettacolo che ha sottolineato l’importanza del sistema di collaborazioni, raccontando la storia del suo consorzio che da 10 soci è passato in tre anni a 34 aggregando anche piccole compagnie, associazioni e cooperative. Dal lavoro sulla razionalizzazione si è passati a quello di produzione con risultati che stanno arrivando. Il terreno della sperimentazione in cultura e spettacolo è senza dubbio l’aspetto più interessante. A seguire, Carlo Lanciotti della Compagnia dei Folli ha ripercorso brevemente i trenta anni della Compagnia, sottolineando come la stessa sia un piccolo esempio di impresa di spettacolo che deve fare i conti solo con il mercato e non con i finanziamenti pubblici riuscendo a garantire lavoro per 5 persone a tempo pieno ed una trentina di attori che collaborano per gli spettacoli.

La particolarità del settore del Teatro di Strada e d’Immagine, quello proposto dalla Compagnia dei Folli, è stato approfondito da Alessio Michelotti, direttore della FNAS-Federazione Nazionale Artisti di Strada, che ha ripercorso la storia di questi ultimi trenta anni. Dall’alba degli anni ottanta, con poche compagnie e pochi festival, fino all’affermazione del teatro di strada negli anni 90, si è arrivati negli anni 2000 ad un innalzamento della qualità degli spettacoli su piazza che ha fatto sì che in questi ultimi mesi si stia concretizzando, anche a livello ministeriale, un riconoscimento che passa attraverso l’inserimento di questo settore teatrale nel Fondo Unico dello Spettacolo.

L’UNA – I festeggiamenti della Compagnia dei Folli sono continuati nel pomeriggio quando al PalaFolli – sede, laboratorio e teatro della compagnia – è stata inaugurata una scultura dell’artista ascolano Alessandro Virgulti, in arte Sasso, che ha colto e raccolto in una bellissima statua di travertino lo spirito dei Folli. L’opera dal titolo “L’Una” può essere ammirata nel parcheggio del PalaFolli. A seguire, in teatro, si è svolta la Santa Messa presieduta da don Emidio Fattori che, giovane parroco a Castel Trosino, ha visto nascere la Compagnia dei Folli e ne è stato, con altri, promotore instancabile.

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IN PIAZZA – Dal PalaFolli ci si è poi spostati in Piazza del Popolo, dove, come regalo agli ascolani, la Compagnia dei Folli ha fatto realizzare da Luca Silvestri, CloroCloroCloro, uno spettacolo di video-mapping durante il quale sono state proiettate su Palazzo dei Capitani immagini e foto della Compagnia oltre a splendide riprese video di Castel Trosino. Luca Silvestri è un altro artista locale, originario di Pagliare è un affermato realizzatore di mapping.

Compagnia dei Folli, il flash mo

Domenica mattina i Folli hanno realizzato in Piazza del Popolo un flash-mob per realizzare un video che ricordasse questi trent’anni di attività che hanno alla base il desiderio e la condivisione di un obiettivo comune, quello di realizzare spettacoli ed eventi unici che sappiano far stupire e gioire il pubblico.