SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torna l’appuntamento con la tradizione sambenedettese, dal 5 al 7 dicembre si rende onore al piatto nostrano per eccellenza: il brodetto. La manifestazione, dal sapore d’un tempo, è intitolata “Lu Vredétte” e mira a convogliare istituzioni e ristoratori verso questa potenzialità culinaria e tradizionale inespressa.
LU VREDETTE – Si inizia il 5 dicembre, alle ore 18 presso il Museo della Civiltà Marinara, con il convegno dedicato al brodetto al cospetto di esperti dell’enogastronomia come la professoressa Anna Badiani, il professor Antonio Attorre di Gambero Rosso e Stefano Polacchi di Slow Food. I lavori saranno trasmessi in diretta nazionale all’interno del programma radiofonico Decanter. “Il discorso sul brodetto – spiega l’assessore Fabio Urbinati – serve anche a riflettere sul futuro della pesca. Vogliamo puntare a una politica più incentrata sulla filiera corta e sul consumo di pesce fresco. Pescato e mangiato”.
UN PIATTO TIPICO – Come Ascoli ha le sue olive all’ascolana, insomma, San Benedetto vuole avere il suo brodetto. Si sta lavorando, infatti, alla costituzione di una ricetta base e condivisa affinché possa essere iscritta nel registro De.C.O.. Per coinvolgere i ristoratori, inoltre, è stato loro distribuito un questionario sul brodetto che servirà per la codificazione della ricetta e trovare un compromesso tra innovazione e tradizione.
LA MANIFESTAZIONE – Il programma della manifestazione proseguirà il 6 dicembre con la degustazione presso l’Istituto Alberghiero aperta al pubblico (massimo 150 posti) a 15 euro. Mentre il 7 dicembre alle 12.30 ci sarà il “Brodetto della solidarietà”, con distribuzione gratuita ad opera della Caritas. Oltre agli sponsor, fondamentali anche i contributi della Camera di Commercio di Ascoli, del Comune di San Benedetto, del Gac Marche sud e della Confesercenti.