Dopo molti mesi di studio e preparazione, sabato scorso la nostra versione di The Rocky Horror Show ha debuttato al Teatro Ventidio Basso, ottenendo un grandissimo successo, sia in termini di biglietti venduti che per la riuscita dello spettacolo. Tutto ciò per noi è una grandissima soddisfazione e ci sentiamo orgogliosi di esser riusciti a dare alla nostra città un evento culturale di questo genere.
Noi della Fly Communications ci teniamo a ringraziare tutti gli attori e i ballerini che hanno preso parte allo spettacolo, perché è grazie al loro impegno e alla loro costanza se siamo riusciti ad ottenere tanto successo. Allo stesso tempo, però, dobbiamo ringraziare anche tutti i tecnici che si muovono dietro le quinte impegnandosi con i costumi, il trucco, le scenografie, le luci, l’audio, le canzoni, i balletti, le coreografie, l’oggettistica. Queste persone non vivono grazie ai nostri spettacoli ma garantiscono comunque il massimo impegno nel proprio tempo libero, al fine di permettere una buona riuscita del Musical. Senza il loro lavoro, quindi, non sarebbe possibile creare l’evento in tutta la sua complessità. Pertanto ne approfittiamo di questo piccolo spazio per dare loro un po’ più di visibilità. Saranno loro stessi a spiegarvi il loro ruolo all’interno di questo Musical e a svelarvi come sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi.
Iniziamo quest’ultima carrellata di interviste con Luca Angelini, vocal coach del Musical, che ci spiega quanto sia stato impegnativo far cantare alcuni degli interpreti del Musical che non lo avevano mai fatto prima d’ora: “Ho dovuto lavorare più duramente su alcuni degli attori che però alla fine mi hanno dato delle grandi soddisfazioni con le loro crescite vocali.” In realtà, oltre al suo ruolo dietro le quinte, per questo Musical Luca ha anche debuttato come attore, recitando il ruolo di Eddie: “un rocker, che purtroppo ha breve vita all’interno della storia, ma che esordisce in scena con una canzone. E’ stato difficile imparare il brano a memoria: una specie di scioglilingua in inglese”.
Uno degli effetti che ha contraddistinto il nostro musical e che è stato maggiormente apprezzato dal pubblico è stato sicuramente il trucco, realizzato dalla nostra truccatrice Silvia Perla che, oltre ad aver truccato tutti gli attori, ha anche dedicato il suo tempo a truccare le maschere del teatro: “Il mio compito per questo spettacolo, è quello di truccare tutti i protagonisti e curare tramite bozzetti e linee guida il trucco del corpo di ballo. Frank-N-Furter, è il protagonista dello spettacolo e sicuramente il più impegnativo tra tutti sotto l’aspetto del trucco, insieme a Riff-Raff il coprotagonista. Le difficoltà maggiori sono i cambi scena molto veloci, dove si deve lavorare gestendo i secondi a disposizione”.
In un musical, l’elemento fondamentale e caratterizzante è senza dubbio il gioco di luci, che nel nostro The Rocky Horror Show è stato curato da Leonardo Chittarini: “Mi occupo del disegno luci, ovvero dello studio della tipologia e del posizionamento delle luci al fine di rendere fruibile lo spettacolo, sia dal punto di vista visivo che da quello emozionale. Il disegno luci di questo spettacolo ha una caratteristica quasi da archeologia teatrale, ovvero l’impiego di luci dalla ribalta che, seppur fastidiose per attori e corpo di ballo, conferiscono alla scena carattere e fantasia. Purtroppo, però, per motivi economici posso provare gli effetti luce e l’allestimento solo poche ore prima della messa in scena e ne consegue un ridottissimo margine di errore”.
Ma il vero motore dello spettacolo, comunque, è sempre il regista, che dirige e coordina tutte le varie figure che collaborano con lui. Il nostro regista Christian Mosca parla così del suo ultimo Musical: “Dal punto di vista registico, il primo mio obiettivo è stato quello di non snaturare un’opera così famosa, bensì di utilizzarne i colori, i colpi di genio dell’autore e la forza espressiva dei testi e delle canzoni integrandole con la mia idea di spettacolo e la mia volontà di evidenziare al massimo i tanti talenti che i nostri performers hanno nel tempo dimostrato di avere. Dal punto di vista scenografico e dei costumi massima attenzione è stata data ai dettagli che hanno reso famoso il film cercando di mantenere il nostro allestimento quanto più fedele possibile ad esso”.
The Rocky Horror Show è nato grazie a una collaborazione tra la Fly e Chiara Gricinella con la sua scuola di danza LaB22. Chiara è stata la coreografa di questo spettacolo e ci parla così del suo lavoro: “Ho cercato di dar vita ai personaggi tramite la loro fisicità. A livello creativo ho dovuto cercare delle soluzioni sceniche, oltre che coreografiche, tali da creare un giuso equilibrio. Grande soddisfazione è stata vedere il corpo di ballo immergersi completamente in questi strambi personaggi ed acquisire perfettamente le loro caratteristiche. Oltretutto ci tengo a sottolineare che solo alcune ragazze del corpo di ballo sono allieve della LaB22, per altri la danza è stata un’esperienza del tutto nuova”.
Infine, torniamo a dare la parola a Paolo Bruschetti, attore e scenotecnico, che ci parla delle scenografie che sono state realizzate per lo spettacolo: “Il lavoro è stato diviso in due fasi: la prima è stata la più difficoltosa, perché abbiamo dovuto realizzare il castello e la chiesa con strutture abbastanza grandi e complesse, tali da rendere al meglio l’intera ambientazione. La seconda è stata la scenografia di “contorno” composta da piccole strutture e elementi scenografici che però dovevano attirare l’attenzione del pubblico con effetti sonori e visivi! I materiali maggiormente utilizzati sono stati il legno, i pannelli di poliuretano e soprattutto tanta vernice per dare colore alle scene!
Ora che avete conosciuto alcuni dei nostri tecnici, sapete meglio quanto lavoro c’è dietro un nostro Musical, quindi non crediate che i nostri spettacoli siano semplicemente un piacevole passatempo perché, per noi, è molto di più!
Tutte le foto sono di Federica Benigni.