COSSIGNANO – Si torna a parlare dei piccoli comuni e a farlo è il sindaco di Cossignano Roberto De Angelis in occasione della XIV Conferenza Nazionale Anci. “Chiediamo una manutenzione straordinaria o revisione delle disposizioni normative relative ai piccoli comuni e l’abrogazione del D.M. 11 settembre 2013. Inoltre riteniamo indispensabile avere assicurazioni sui requisiti minimi di uniformità di interpretazione delle norme a partire dalla gestione delle funzioni fondamentali”.
ANCI PICCOLI COMUNI – È questa la richiesta avanzata da Roberto De Angelis, sindaco di Cossignano e coordinatore regionale Anci Marche dei piccoli Comuni, intervenendo alla XIV Conferenza Nazionale Anci Piccoli Comuni e VIII Conferenza Nazionale Unioni di Comuni svoltesi a Milano a Milano Congressi il 6 novembre scorso. De Angelis sostiene da tempo, infatti, che l’associazionismo dei piccoli comuni in Italia non potrà mai funzionare perché così come è stato disciplinato dal legislatore non tiene conto della complessità della riorganizzazione dei Comuni e dell’adeguatezza o appropriatezza delle risorse finanziare e umane coinvolte per garantire servizi essenziali. Ostacoli burocratici, impellenze di ogni genere e mezzi sempre più scarsi peggiorano una situazione già complessa in partenza. “Sono anni che i Comuni si confrontano con molti vincoli gestionali, che hanno progressivamente spinto all’attuazione di politiche di razionalizzazione che, – spiega – hanno fortemente ridotto e in alcuni casi esaurito le eventuali sacche di inefficienza originariamente presenti”.
FONDAMENTI DA RIVEDERE – “In questa direzione, – prosegue – si deve fare in modo che i livelli amministrativi locali siano in grado di erogare almeno tutti i servizi considerati essenziali rispettando un livello standard di perfomance in virtù del principio di adeguatezza. Si deve tener conto che se si uniscono più comuni con piante organiche ridotte questi non combinano alcunché con l’associazionismo. E non è d’aiuto nemmeno il parere del 27 febbraio 2013”. Insomma si chiede a gran voce la rivisitazione della disposizione. Sempre secondo Roberto De Angelis, la questione dei piccoli comuni e il loro associazionismo dovrebbe assumere una valenza strategica nel sistema Italia. “L’auspicio pertanto è che qualcuno torni a ragionare con urgenza su questi aspetti normativi e sui relativi effetti dannosi che stanno producendo, – chiosa – con la piena consapevolezza che tali amministrazioni comunali e le loro scelte svolgono un ruolo centrale nella vita dei cittadini e del territorio rappresentato”.