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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuta giovedì 6 novembre sera l’assemblea pubblica di Ambiente e Salute nel Piceno per ribadire il no alla centrale di stoccaggio gas e sensibilizzare ulteriormente i cittadini. L’associazione Ambiente e Salute l’aveva convocata per fare il punto della situazione a tre mesi dalle iniziative di luglio e dopo il voto parlamentare che istituisce il cosiddetto Sblocca Italia.

L’ASSEMBLEA – Presenti alla conferenza pubblica il presidente Alfredo Vitali e il professore dell’Università di Teramo Enzo Di Salvatore che hanno illustrato ai presenti i profili di illegittimità costituzionale che emergono dalla lettura della nuova legge.

 

Sono intervenuti nel dibattito l’assessore regionale Canzian, i consiglieri ed assessori comunali e altri rappresentanti politici, quelli delle associazioni e numerosi cittadini.

Unanime la volontà di continuare a respingere la proposta di uno stoccaggio gas sotto le abitazioni e le attività commerciali di un quartiere popoloso e attivo come quello dell’Agraria. 
Tutti, inoltre, si sono dimostrati d’accordo verso la volontà di esercitare pazienza e tenacia in questo che è diventato a tutti gli effetti uno scontro da cui dipende il futuro della città di San Benedetto e di tutta la bassa valle del Tronto marchigiana ed abruzzese.

LA RICHIESTA – È emersa, infine, la volontà di chiedere alla Regione Marche di impugnare la legge Sblocca Italia presso la Corte Costituzionale sull’esempio di altre Regioni che si apprestano a farlo. 
Accolta anche l’offerta dell’assessore Canzian di un confronto più serrato tra città e Regione Marche per individuare determinati punti deboli della procedura finora attuata.

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