Di fronte a oltre 800 tifosi giunti in terra abruzzese dalla città delle Cento Torri, l’Ascoli Picchio sbanca Teramo per 3-1 e si qualifica agli ottavi di finale di Coppa Italia, al termine di una gara, quella del “Bonolis” dominata e chiusa nel giro di pochi minuti. I bianconeri, trascinati dal giovane Lion Giovannini e da un super Bangal hanno messo in ghiaccio il successo già nel primo tempo, con l’unico neo rappresentato dall’espulsione di Mengoni, capitano per l’occasione, nell’ultima parte di gara.
TURN-OVER – Petrone ha deciso di dar spazio a chi, fino ad oggi, ha giocato meno. In porta, ad esempio, esordio stagionale per Ragni al posto di Lanni, mentre in difesa ci sono Barison a destra e Pelagatti a sinistra, con Cinaglia al centro affianco a Mengoni. La prima punta è Bangal, con Perez in panchina, supportato da Ruggiero, Margarita e Giovannini. Gualdi e Carpani sono i due centrocampisti. Il tecnico del Teramo Vivarini, invece, ha stravolto tutta la formazione che aveva pareggiato domenica pomeriggio contro la Carrarese, con il bomber Lapadula in panchina e il 17enne D’Egidio in campo in attacco dal primo minuto. Il portiere è Serraiocco, mentre in difesa giocano Brugaletta, Masullo, Pigini e Scipioni. A centrocampo spazio dall’inizio a Perrotta, Langellotti, Lulli, Di Paolantonio e Miocchi.
SUPER PRIMO TEMPO – Il Picchio scende in campo con la giusta motivazione e chiude la gara già nel corso della prima frazione di gioco. Al 3′, infatti, Bangal sfiora il vantaggio con un colpo di testa che termina alto di un soffio, mentre al 12′ arriva il gol con Giovannini, che riceve palla da Pelegatti e batte Serraiocco con un tocco d’esterno davvero molto pregevole. Al 24′, poi, ecco immediatamente il colpo del ko sferrato dall’Ascoli, con lo stesso Giovannini che serve un preciso assist a Bangal ed il mozambicano, di testa, non sbaglia. Passano due minuti e Bangal realizza la propria doppietta personale, calando il tris, con un gran destro dalla distanza che batte ancora una volta il portiere del Teramo.
LA RIPRESA – E’ sempre l’Ascoli, nonostante i tre gol di vantaggio sui locali, a rendersi pericoloso, prima con Ruggiero e poi con Bangal, ma in entrambi i casi Serraiocco nega la quarta marcatura per i bianconeri. Vivarini, alla mezz’ora, inserisce il capocannoniere Lapadula, mentre Petrone regala alcuni minuti anche ad altri due giovanissimi: il centrocampista Iotti e l’attaccante Minnozzi. Il Teramo, nel finale, accelera e arriva al gol della bandiera, proprio con Lapadula. L’attaccante abruzzese, infatti, al 32′ sfrutta un errore della difesa bianconera e supera Ragni, ma alla fine a far festa è solo l’Ascoli, che in attesa delle sfide interne contro Gubbio e Pontedera regala una bella soddisfazione ai propri tifosi. Il sogno di vincere la Coppa, per il Picchio, continua.