ASCOLI PICENO – “Finalmente anche ad Ascoli si stanno iniziando a scoperchiare le pentole”. Queste sono le parole con le quali Claudio Travanti ha terminato la sua conferenza stampa fiume. Oggetto in questione questa volta è la vicenda del buco di circa 900.000 della azienda partecipata Start. E come suo solito Travanti non ha usato mezze parole per denunciare, in tutti i sensi visto che la prossima settimana promette di portare tutto in Tribunale integrando il suo precedente esposto in materia presentato il 1 agosto, come questi mancati incassi che avvenivano dal 2004 era impossibile che non fossero noti all’azienda, con l’ex assessore che poi rincara la dose dicendo che non è da escludere che ci sia stata una ben precisa volontà politica nel tenere nascosto il buco. Ragion per cui Travanti si auspica che la magistratura indaghi fino in fondo, chiedendo anche di essere ascoltato dalla Procura, in più chiedendo anche le dimissioni in blocco del Consiglio di Amministrazione e del Collegio di Revisione dei Conti della Start.
LA POLITICA DIETRO IL BUCO – “Entro la prossima settimana andrò in Procura ad integrare l’esposto presentato sulla Start il giorno 1 agosto – spiega Travanti – poi tutto il materiale lo invierò anche alla Corte dei Conti, alla Regione, a Cottarelli e agli organi di informazione nazionali e a trasmissioni come Striscia la Notizia, Quinta Colonna o le Iene. A maggio annunciai sul mio profilo Facebook l’intenzione di presentare un esposto sulla Start, cosa che feci poi ad agosto per integrarlo, subito dopo guarda caso il Presidente della Start Antonini giocò di anticipo dicendo che dietro suo impulso sono stati fatti di controlli contabili dove sono state accertate delle incongruità. Lui si accorge a suo dire della cosa dopo 5 anni, ma i mancati introiti dall’agenzia sotto accusa durano dal 2004, questo ho il sentore che avveniva perchè c’era una ben precisa volontà politica di coprire l’esistenza del buco. Colpe ne voglio dare anche al centrosinistra ascolano visto che in questi mesi non ha detto una sola parola in merito alla vicenda”.
ESTROMESSO DA CASTELLI – Travanti poi è voluto ritornare al periodo, dal 2009 al 2012, dove era assessore con delega ai Trasporti raccontando di esser stato sempre tenuto fuori dai Consigli di Amministrazione della Start e che poi, quando ha fatto richiesta ufficialmente di parteciparvi, quindi di fatto l’ex assessore denuncia che era stato tenuto fuori dalle vicende della Start forse per paura che potesse venire a conoscenza di cose (video).
LOGICHE CLIENTELARI – “Sono felice che ora si stia indagando – continua Travanti – io chiedo ufficialmente le dimissioni sia del Collegio di Revisioni dei Conti della Start che del suo Consiglio d’Amministrazioni, che per giunta ultimamente ha proseguito a fare nomine clientelari. Alla Start bisogna finirla di fare sperpero di soldi pubblici, sono state fatti accordi di consulenze, l’ultimo ad un ingegnere che per 5 anni prenderà in totale 450.000 Euro, senza badare alle risorse interne spendendo soldi che in questo momento difficile sono da centellinare. In più mi giungono voci che anche alla Start siano stati assunti a tempo indeterminato dei lavoratori senza concorso pubblico, nella stessa maniera di altre partecipate come denunciai in un mio precedente esposto in Procura“.