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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è tenuta lunedì 13 ottobre la cerimonia di inaugurazione del nuovo sottopasso di zona San Giovanni. L’opera metterà in comunicazione la zona produttiva di Porto d’Ascoli con la Riserva Naturale Regionale Sentina superando lo sbarramento costituito dalla ferrovia. L’importante infrastruttura, in caso di alluvioni, fungerà inoltre da valvola di sfogo per il deflusso delle acque abbassando il livello di rischio per l’intera area di Porto d’Ascoli.

IL TAGLIO DEL NASTRO – “Da diciassette anni aspettiamo quest’opera – ha dichiarato il sindaco Giovanni Gaspari nel tagliare il nastro – oggi, recuperando un finanziamento importante della IGD che sembrava perso, siamo riusciti a mettere in sicurezza un’area strategica della città. Il ringraziamento va ai tecnici del Comune, a Ferrovie dello Stato, alle imprese che, nonostante i vincoli stringenti del Patto di Stabilità, hanno lavorato con competenza. Mi auguro che la pista ciclopedonale possa essere molto utilizzata e permettere a tanti di conoscere la Riserva Sentina. Ad inizio 2015 – ha concluso – inaugureremo il sottopasso di via Pasubio e a seguire completeremo i lavori sui sottoservizi della zona Agraria”.

L’INAUGURAZIONE – Oltre al sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, al vicesindaco Eldo Fanini, agli assessori Leo Sestri, Luca Spadoni, Margherita Sorge e Fabio Urbinati, alla cerimonia erano presenti la vicepresidente del consiglio Giulietta Capriotti, i consiglieri Claudio Benigni, Giuseppe Laversa, Pierfrancesco Morganti e Gianluca Pasqualini, il dirigente e i tecnici del settore Progettazione e Manutenzione Opere Pubbliche, il presidente della Riserva Naturale Regionale Sentina Sandro Rocchetti, il sindaco di Montedinove Antonio Del Duca, il vescovo Carlo Bresciani, numerose autorità civili e militari, i rappresentanti delle ditte che hanno realizzato l’opera, della Immobiliare Grande Distribuzione (IGD) che l’ha finanziata e di Ferrovie dello Stato e tanti cittadini.

IL VESCOVO BRESCIANI – La cerimonia è proseguita con la solenne benedizione di rito all’opera e a tutti i presenti da parte del Vescovo Bresciani. “Opere come questa – ha dichiarato il Vescovo – realizzate attraverso una sinergia tra comunità e società civile, non possono che creare solo del bene. Strade e ponti sono beni di tutti, servono per unire e creare condivisione e dialogo”. Al termine della cerimonia, tutti i presenti in corteo hanno potuto attraversare per la prima volta il sottopasso.

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IL SOTTOPASSO SAN GIOVANNI – Il sottopasso è alto 3,50 metri, largo 7,65 metri e accoglie una pista ciclopedonale. Il tunnel è costituito da uno “scatolare”, un parallelepipedo in cemento armato che è stato realizzato a parte e poi è stato collocato sotto la linea ferroviaria mediante la tecnica della spinta oleodinamica. Un’altra parte importante dell’intervento ha riguardato il rifacimento, senza interromperne la continuità, del “Collettore Basso Tronto” che convoglia verso il depuratore comunale di San Benedetto del Tronto i liquami provenienti dai comuni della vallata del Tronto. L’opera, progettata dai tecnici del settore “Progettazione e Manutenzione Opere Pubbliche”, è stata eseguita dell’associazione temporanea d’imprese composta dalle ditte Schiavi L & G snc, Beani Giacinto sas e Adriatica Strade srl con il contributo della Essen Italia per il controllo della stabilità dei binari della ferrovia Adriatica, delle Ferrovie dello Stato e della ditta Atros di Verona che ha avuto il difficile compito di spingere lo scatolare sotto la strada ferrata.

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