ASCOLI PICENO – Dopo un articolato confronto, è stato raggiunto a palazzo San Filippo l’accordo di Preintesa per il contratto collettivo decentrato integrativo del personale dipendente della Provincia per il triennio 2013-2014. L’atto, è stato sottoscritto alla presenza del presidente Celani, dalla delegazione di parte pubblica rappresentata dal dirigente del sevizio personale, dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali e dai componenti dell’RSU della Provincia.
LA PREINTESA – Il documento, che ha come obiettivo di elevare l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati e il miglioramento delle condizioni di lavoro e di crescita professionale del personale, ha definito le risorse destinate agli istituti contrattuali come le indennità di rischio e le indennità di disagio. In particolare, sono stati ripristinati i buoni basto sospesi in seguito al piano di riequilibrio dell’Ente, che verranno erogati a decorrere dal 1 gennaio 2014 secondo modalità concordate. Tra i punti qualificanti dell’accordo la destinazione delle economie risultanti sul Fondo 2013 per finanziare le attività progettuali legate ai processi innovativi per i servizi da erogare all’utenza e la decisione di privilegiare, nell’ambito delle risorse annualmente disponibili, le attività volte al miglioramento dei servizi da erogare tenendo conto dell’applicazione di innovazioni tecnico-organizzative.
IN VISTA DEL CAMBIAMENTO – Le parti hanno anche stabilito, in sede di ripartizione delle risorse del fondo di produttività, di privilegiare il finanziamento delle perfomance del personale dipendente impegnato in corsi di aggiornamento dei processi produttivi. “Esprimo soddisfazione per l’accordo raggiunto con grande senso di responsabilità da tutti i soggetti interessati che – dichiara il presidente Celani – giunge in un momento molto delicato per la trasformazione istituzionale dell’Ente ed è importante che le parti abbiano convenuto di definire in futuro il migliore assetto organizzativo per assicurare i servizi sul territorio e la piena operatività”. Soddisfazione anche per i sindacati che non nascondono la preoccupazione per il futuro dell’Ente e per la nuova organizzazione dei servizi e degli uffici che sarà imposta da una rivisitazione complessiva della pianta organica a seguito del trasferimento di funzioni e servizi.