ASCOLI PICENO – “Insistiamo sul tema del Polo Universitario perchè vogliamo essere da stimolo, chi dice che siamo dei gufi ci mortifica”. Questo è l’ennesimo grido d’allarme lanciato dai consiglieri del Pd Bellini, Allevi, Ameli e Luciani Castiglia. Sotto accusa questa volta non sono solo i ritardi del completamento della struttura ma anche le determine numero 1617 e 1618 del 19/08/2014 con le quali il dirigente preposto revoca l’incarico di direzione dei lavori all’Arch. Melchiorre per nominarne uno nuovo. Un avvicendamento che potrebbe essere normale ed anche da stimolo per il completamento dei lavori al Polo Universitario invece, secondo i quattro consiglieri, leggendo gli atti e le motivazioni del provvedimento si possono avanzare delle perplessità.
LA DETERMINA – I consiglieri fanno notare come nella determina di revoca si legga ” l’iter dei lavori è stato caratterizzato da notevole contenzioso tra il R.T.I. esecutore e la Direzione dei Lavori” ed ancora la direzione dei lavori “completava la perizia di variante in assenza di reale consultazione del R.T.I. esecutore, con ciò dimostrando di tenere in non cale le disposizioni del Dirigente R.U.P.” inoltre “dichiarava nello schema di atto di sottomissione di non concedere alcuna proroga del termine di ultimazione dei lavori, pur in presenza di un importo suppletivo di 640.000 Euro circa”
I DUBBI – ” Non vogliamo giudicare chi tra i vari attori abbia le maggiori responsabilità – spiega il capogruppo Francesco Ameli – ma vogliamo valutare con attenzione le affermazioni di chi, invece, identifica ogni colpa nella direzione dei lavori visto che è stata l’unica ad essere colpita da un’azione punitiva. Ciò che si legge nelle determine sono affermazioni gravi perchè non giustificano il provvedimento poichè si riferiscono a condizioni non ostative alla gestione dell’appalto. In più a questo si aggiungono le affermazioni, apparse sulla stampa e mai smentite, di un presunto allontanamento da parte dell’arch. Melchiorre per contestazioni avanzate nei confronti dell’impresa appaltatrice per ritardi maturati nell’esecuzione dei lavori. Quello che percepiamo, ma speriamo di sbagliarci, è di una defenestrazione dovuta ad una presunta insubordinazione della direzione dei lavori ai voleri dell’impresa e del Rup. In più riteniamo doveroso un approfondimento circa la nomina di un nuovo direttore in quanto sembrerebbe essere in una situazione di incompatibilità. Tutto ciò sarà materia di interrogazioni nel prossimo Consiglio Comunale”.
CUP – Legato al Polo Universitario non può mancare un riferimento anche alla situazione del Cup : ” Chiediamo che il Cup venga a parlare col Pd – spiegano i consiglieri – per discutere cosa ha intenzione di fare per l’Università nel Piceno, capire quale sarà la sua missione. necessario sarà poi che certi enti ritornino ad aiutarla perchè la ricchezza si crea investendo sul sapere.
REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE – Non si placa infine la polemica sui regolamenti del Consiglio Comunale dopo il botta e risposta nello scorso Consiglio tra il consigliere Pd Allevi ed il sindaco . “Le parole di Castelli sono inaccettabili – attacca l’ex primo cittadino – scriverò una lettera aperta perchè questa cosa non può passare sotto silenzio. Il regolamento fu approvato da un commissario e quindi non è nato da un confronto politico, parlare cinque minuti per una delibera è inefficace dal punto di vista democratico e quindi voglio rivolgere un appello a tutti affinchè si prenda in considerazione l’ipotesi di cambiarlo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche colui che è stato lo sfidante di Castelle alle amministrative di maggio, Giancarlo Luciani Castiglia, che ha messo in evidenza anche una mancanza di trasparenza oltre che esprimere solidarietà al suo collega di partito Allevi.