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ASCOLI PICENO – Default, Corte dei Conti, autovelox e conti in rosso: è questo, stando alle parole di di Piero Celani, il leit motiv del presidente “in pectore” Paolo D’Erasmo. A poca distanza dalla replica al sindaco Giovanni Gaspari sull’eredità della Provincia di Ascoli Piceno, l’attuale presidente Celani non accetta colpe e rivendica la genuinità del suo mandato.

CELANI PROVOCA D’ERASMO – “Che scherzi gioca la memoria corta – commenta -. Eppure D’Erasmo, come altre volte ho avuto modo di dirgli, in questi ultimi cinque anni è stato seduto sui banchi del Consiglio provinciale. Consigliere d’opposizione, ma sempre consigliere e come tale preposto dal voto popolare a controllare atti e documenti della maggioranza. Atti e documenti che sono sempre stati portati a conoscenza di tutti i consiglieri provinciali, D’Erasmo compreso, nonché della Corte dei Conti. Perciò non tema – prosegue -, non c’è alcun rischio di default. E la scelta di vendere l’ex palazzo dei Vigili del Fuoco di Corso Mazzini è dovuta al piano di riequilibrio, già approvato dalla Corte dei Conti, per riparare i danni catastrofici prodotti da 15 anni di Amministrazioni di centrosinistra e dalle modalità penalizzanti per Ascoli con cui è stata effettuata la divisione da Fermo”.

I NODI AL PETTINE – Insomma, sarebbe già pronto un piano di rientro che Celani consegnerà a D’Erasmo stesso per mettere a tacere il rischio default. Per gli autovelox, invece, sembrerebbe non esserci speranza di rimozione. “Posso anticipare il responso dell’ufficio legale della Provincia, – spiega -, per i prossimi cinque anni l’ex sindaco di Ripatransone, se ne faccia una ragione, resteranno lì dove sono stati posizionati. Forse è il caso che queste parole d’ordine vengano cambiate e che agli elettori proponga altri obiettivi. E, mentre D’Erasmo presenta la sua prossima squadra, forse non si è accorto che sta già partendo il conto alla rovescia per trasferire le competenze della Provincia – chiosa -, per mettere la parola fine su un’esperienza politica ed amministrativa che ha svolto un ruolo importantissimo sul territorio e che, come più volte ho avuto modo di ribadire, aveva ancora una vitale funzione di promozione e rilancio del nostro comprensorio”.

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