ASCOLI PICENO – Approvata oggi in Consiglio regionale la mozione sulla riapertura dello stabilimento ex Coalac di Ascoli Piceno. A firmare l’atto i consiglieri Antonio Canzian, Paolo Perazzoli e Mirco Ricci per impegnare in maniera vincolante il presidente e la giunta regionale. Considerato che la Cooperlat e la Coalac rappresentano un modello di filiera corta tra produttori e consumatori, nonché un modello di produzione di sviluppo compatibile e ecosostenibile, con basso impatto ambientale ed alta efficacia nutrizionale nella catena alimentare per i tre consiglieri democratici difendono lo stabilimento piceno.
“Ritenuto che la vicenda della Cooperlat di Ascoli Piceno non sia solo una vertenza aziendale, ma un progetto strategico per il futuro economico del Piceno e delle Marche, che è ferma volontà della Regione Marche difendere e valorizzare le filiere agroalimentari di qualità e la tracciabilità delle produzioni e che, in questa prospettiva, costituiscono priorità la valorizzazione del latte fresco, la tutela occupazionale e la ripresa produttiva del sito Cooperlat di Ascoli Piceno – si legge nel documento – impegna il presedente e la giunta regionale ad affermare e sostenere in tutte le sedi istituzionali le motivazioni e le determinazioni della presente mozione, nonché altre iniziative utili che rendano più incisiva l’azione di sostegno alla realtà economica e produttiva della Coalac, affinché non venga chiusa l’attività della lavorazione del latte fresco e del latte di alta qualità ad Ascoli Piceno”.
In campo tutti gli strumenti affinché la Cooperlat si impegni a valorizzare la produzione di latte fresco sul territorio marchigiano coerentemente con la strategia della Regione Marche, attraverso la riapertura dello stabilimento ascolano basandosi su un progetto concreto e opportunità di lavoro. L’invito, infine, a valutare seriamente le manifestazioni di interesse all’acquisto dello stabilimento di Ascoli Piceno che sono pervenute o che perverranno anche da soggetti interessati alla produzione di latte fresco.
