Nessuna caratterizzazione. Nessun preambolo. Nessuna spiegazione. Semplicemente, Il Bianco (Tommy Lee Jones) e Il Nero (Samuel L.Jackson). Come lo Yin e lo Yang.
Il primo è un professore nichilista disilluso, che vede nel treno Sunset Limited la fine dei suoi mali terreni e il dolce abbraccio della morte. Il secondo è un ex galeotto predicatore, che ospita nella sua casa, per le ore che precedono l’alba, l’uomo che ha salvato per puro caso dalle rotaie.
A dividerli c’è solo un tavolo su cui è poggiata la Bibbia, arbitro di un botta e risposta serrato, in cui le due antitetiche visioni della vita vengono rovesciate in 90 minuti.
Somiglia a un incontro di pugilato, questa trasposizione filmica della famosa pièce teatrale di Cormac McCarthy, diretta dallo stesso Jones per la rete televisiva HBO.
L’attore, qui alla sua terza regia, non usa particolari vezzi cinematografici, e si attiene al testo seguendo i colpi dialettici dei protagonisti girando intorno al tavolo, alternando primi piani e dettagli, e lasciando la Bibbia a dividere idealmente le due realtà.
Non ci sono vincitori e vinti, non esiste una concezione dominante sull’altra. Ogni asserzione viene prima confutata e poi ribaltata, Il Nero attacca con un tentativo di proselitismo e conversione, Il Bianco para e ribatte il suo concetto di fine corsa. Sullo sfondo nessuna musica, ma solo il fastidioso e incessante rumore della città, che si insinua attraverso le finestre del modesto appartamento, come vita che scorre incurante dello scontro delle due anime in gioco.
Il film scorre serrato come il testo teatrale, lasciando agli spettatori la percezione di un fiume travolgente, di cui ognuno può distinguere la propria foce.
REGIA: Tommy Lee Jones
ANNO: 2011
GENERE: Drammatico
DURATA: 91 minuti