ANCONA – Aumentano gli occupati nelle campagne marchigiane con una crescita del 19% rispetto all’anno precedente. Stando a un’analisi della Coldiretti regionale, sulla base dei dati Istat relativi a secondo trimestre del 2014, i lavoratori sono saliti a quota 19mila contro i 16mila dello stesso periodo del 2013.
“Un segnale importante rispetto al fatto che le nostre campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea – sottolinea Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche -. Occorre però che questa ‘voglia di campagna’, che vede protagoniste le nuove generazioni, venga adeguatamente sostenuta difendendo la redditività delle imprese agricole dalle distorsioni di filiera e dalla concorrenza sleale dovuta alla mancanza di trasparenza nell’informazione ai consumatori che permette di spacciare come Made in Italy prodotti importati”.
Il trend occupazionale positivo sostiene la scelta di quei ragazzi che in numero sempre maggiore si iscrivono alle scuole di agraria. Secondo un’analisi Coldiretti su dati dell’Ufficio regionale dell’Istruzione, infatti, per l’anno scolastico che va ad iniziare gli istituti di agraria nella nostra regione sono passati da 495 a 611 nuovi iscritti (+23%), mentre gli indirizzi professionali agricoli sono diventati 186 da 173, con una crescita del 7%. Passo in avanti anche per quanto riguarda gli indirizzi enogastronomici e alberghieri, con un aumento dell’8% delle iscrizioni (da 1623 a 1753).