Vorrei dedicare questo secondo post alla Toscana e agli autori nati nella culla della nostra bella lingua. Sono tuttavia un po’ turbata perché in un post così breve sarò costretta a fare una selezione del tutto aleatoria e perciò sicuramente discutibilissima. Spero nella vostra comprensione. Da Dante in poi la Toscana è stata la regione madre della lingua Italiana e tanti sono gli autori che nati nella regione hanno che hanno scritto chi più allegramente chi più severamente delle bellezze di questa terra. Comincio con un autore che è ormai un classico: Vasco Pratolini di cui segnalo Le ragazze di San Frediano. Un mondo scomparso ma ricco di ironia. Una novella boccaccesca nella Firenze del 900.
Sempre sul filo dell’ironia c’è il secondo classico che vorrei citare. Si tratta di Aldo Palazzeschi e del suo famoso Le sorelle Materassi. Un nipote molto bello e un po’ imbroglione e delle zie innamorate del loro pupillo. Da morir dal ridere.
Per non far torto a nessuno segnalo poi una divertente antologia Toscani Maledetti, antologia dei nuovi scrittori nipotini di Dante ed enfant terribles della narrativa italiana (nb: il titolo è una citazione di un vecchio libro di un altro Toscano, Curzio Malaparte, al momento non in commercio ma reperibile nella nostra biblioteca comunale di Ascoli.
Concludo l’incompleta carrellata con un autore molto simpatico che scrive gialli deliziosi. Malvaldi. Di lui conosciamo bene la serie dei gialli del Bar Lume, con i vecchietti investigatori. Tuttavia voglio segnalare per l’occasione un saggio. Sì un saggio perché il nostro Malaldi è in realtà un ricercatore all’università di Pisa ed ha scritto Capra e calcoli un divertente libro sul mondo della matematica, più misterioso di molti gialli…. Così omaggiamo anche Galileo augusto predecessore, Pisano anche lui (e scrittore-scienziato).
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