OFFIDA – L’oliva ascolana del Piceno DOP è stata inserita nel novero dei prodotti nazionali d’eccellenza che rappresenteranno la capacità produttiva e l’agroalimentare italiano nell’ambito di Expo 2015. L’importante risultato è stato ottenuto a seguito di un incontro che si è svolto giovedì scorso presso il Ministero delle Politiche Agricole tra il vice capo di Gabinetto del ministro Martina e una delegazione locale di cui faceva parte anche Vinea Società Cooperativa Agricola.
Vinea, ringraziando ancora i promotori dell’incontro, esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto ed evidenzia con forza che il focus nell’ambito delle iniziative che verranno messe in campo non potrà che essere incentrato sull’oliva ascolana del Piceno DOP. “Solo essa, infatti, può avere le caratteristiche di qualità, tracciabilità e legame col territorio – si legge in una nota – anche in termini economici e produttivi, che la rendono prodotto riconosciuto e riconoscibile come eccellenza territoriale. Da quest’ovvia valutazione non può che discendere l’invito ai produttori di oliva ascolana del Piceno DOP, in salamoia e farcita, a programmare da subito la propria filiera produttiva“.
“La raccolta della nostra eccezionale drupa – continua – si svolgerà entro il mese di settembre affinché questo prodotto sia effettivamente valorizzato per ciò che esso rappresenta. È assolutamente necessario in tema di valorizzazione della DOP ascolana tenera che l’intera filiera produttiva passi dalle parole, tante, ai fatti tenendo conto che allo stato attuale il prodotto DOP trasformato è ancora limitato ad alcune decine di quintali. Per promuovere e dare valore aggiunto a questo territorio e alla filiera produttiva della DOP occorre aumentare e valorizzare la produzione di oliva ascolana. Da questo punto di vista la Vinea rimane disponibile ad operare nel sostegno della filiera attraverso il proprio progetto promozionale che vede protagonista la Tenera DOP, per garantire una giusta redditività a tutti coloro che nella filiera operano, dai produttori olivicoli ai trasformatori”.
