SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oltre cento uomini tra forze dell’ordine e vigilanza privata, quaranta eventi, ventisei gruppi, sei palchi e un quadrilatero interamente adibito per la festa dell’estate sambenedettese. Chiuso il sipario sulla Notte di Mezza Estate l’associazione organizzatrice Blu Art fa un primo bilancio dell’evento che segna il taglio alla tradizionale Notte Bianca.
Più che soddisfatti gli assessori Margherita Sorge e Eldo Fanini per aver assistito a una notte equilibrata e di civile convivenza, senza episodi vandalismo e violenza. Chiaro, questa primo esperimento sarà utile a migliorare nei prossimi anni. Altrettanto chiaro è che la Blu Art getta il cappello per l’estate 2015 e strizza l’occhio a una eventuale edizione invernale.
Il merito va a un gruppo di giovani che, dopo il forfait della vecchia organizzazione, si sono messi in gioco partendo da zero e coinvolgendo direttamente i commercianti. Una settimana di porta a porta per raccogliere le adesioni e la manifestazione è riuscita a prendere forma. Definita una sagra di paese, lamentata per la mancata valenza culturale e accusata di non esser stata all’altezza, la Notte di Mezza Estate è stata archiviata.
Venticinquemila gli euro entrati, attraverso l’adesione (100 euro i negozianti e 200 i bar, promessi i bilanci per sedare le polemiche), e venticinque mila euro usciti per l’organizzazione, gli eventi e la gestione. C’era meno gente? Forse, ma tutte le vie del centro erano movimentate. Quello che conta, però è che i commercianti sono soddisfatti degli affari: iniziati già alle 21 e proseguiti anche per tutta la domenica, registrando appena il 2% di vendite in meno durante la notte, bilanciate però dallo shopping della domenica. Insomma, la Notte di Mezza Estate è andata, mostrando le sottili differenze con le passate edizioni. A fare però la netta differenza il servizio di sicurezza e controllo.
Pronti per le prossime edizioni? L’associazione Blu Art è pronta. Tutti i rappresentanti di gruppi o associazioni con ulteriori idee o migliori suggerimenti potranno farsi avanti (ma forse è solo una provocazione a chi prima, durante e dopo ha boicottato la manifestazione). Del resto, come spiegano gli assessori, non servono bandi dato che non si assegnano soldi pubblici.