SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Happy Car Samb beach soccer, a Catania, batte 4/3 i campioni d’Italia del Milano e conquista la Supercoppa 2014. “Una grande soddisfazione per noi che siamo una squadra di una piccola città con un budget economico molto inferiore agli altri. – avanza Di Lorenzo – Siamo un grande gruppo e una grande società, con belle prospettive per il futuro”.
Una vittoria maturata principalmente nel primo tempo, quando i rossoblu di mister Di Lorenzo hanno saputo rimontare lo svantaggio iniziale e realizzare tre reti che hanno scavato il solco tra le due formazioni, nonostante i lombardi avessero trovato il pareggio nella ripresa.
Inizia subito forte il Milano che con una veloce combinazione Leo-Maiorano trova il modo per trafiggere Carotenuto con un felpato tocco di piatto da pochi passi. Ma i rossoblu non ci stanno e con uno splendido uno-due si portano in vantaggio prima con Perez che calcia in rete da fuori area e poi con Bruno Novo che indovina con un preciso piazzato la traiettoria giusta per superare l’estremo difensore rossonero. Prima dello scadere della prima frazione è ancora lo spagnolo Perez a superare Menescardi con un preciso tiro dalla distanza. Il primo tempo si conclude 3/1 per la Happy Car.
La ripresa si apre con Leo che dalla distanza accorcia immediatamente le distanze e poi Souza pareggia all’8’ trova immeritatamente il pareggio con un tiro innocuo che la sabbia rende imprendibile per Comello. Giallo all’undicesimo con l’arbitro signora Frau di Carbonia che vede (unica in campo) un rigore per Milano che dopo un consulto con il suo collega Buscema di Udine viene giustamente annullato. Il secondo tempo si chiude sul 3/3. Nella successiva frazione di gioco le formazioni si fanno più guardinghe, ma a due minuti e quaranta secondi dal termine Jordan si invola in contropiede e fulmina Chiodi sul palo lungo. Souza prova a rispondere immediatamente per la formazione campione d’Italia, ma il suo diagonale si stampa sul montante, poi Leo si fa espellere a meno di un minuto dal termine e comprensibile è l’esultanza di tutti i sambenedettesi al fischio finale dei direttori di gara.
“Abbiamo giocato la partita della vita e la squadra è stata perfetta. – commenta Bruno Novo, uno dei migliori in campo – Complimenti a loro ma noi ci tenevamo a conquistare questo trofeo che dedico alla città e ai tifosi”.