SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le Marche, regione declinata al plurale perché ci sono più turismi, più paesaggi, più eccellenze. Questo è stato uno dei motivi che ha favorito l’incontro tra gli studenti dell’Istao e il Centro Agroalimentare Piceno avvenuto nei giorni scorsi. Il professor Gabriele Micozzi docente di marketing all’Università Politecnica delle Marche e vicepresidente del Caap spa, ha tenuto presso la sede della società a San Benedetto del Tronto una lezione ai corsisti del Master in Tourism management partendo dall’origine del distretto provinciale del Piceno dedicato all’agroalimentare sino alle testimonianze delle imprese del settore.
Intervenuta all’incontro didattico l’avvocato Valeria Senesi in rappresentanza del Centro Agroalimentare che ha descritto la struttura ed illustrato le finalità e gli obiettivi dell’organismo. Un excursus dall’inaugurazione avvenuta nel 1997 su base di legge nazionale all’assetto societario odierno. Dalle aziende oggi insediate all’interno della struttura ai servizi ad esse offerte, dalla mission originaria sino ai progetti nel prossimo futuro, legati alla valorizzazione del territorio attraverso la promozione dei prodotti di eccellenza.
Insomma, una sorta di visita guidata attraverso le bellezze e il futuro della nostra terra più che mai vocata allo sviluppo del binomio turismo/territorio. Concetto sviluppato da Walter Bartolomei titolare della nota azienda vitivinicola Ciù Ciù che ha descritto la sua azienda fin dalle origini: dal padre dedito alla sua terra e al suo agriturismo fino alle sfide del ricambio generazionale, l’internazionalizzazione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l’investimento su packaging e nuovi vitigni, l’accostamento di vino-arte-sport-cinema, gli eventi di sistema e mille altre particolarità
Ai lavori in aula sono seguite le visite aziendali: al Cash & Carry Adhoc, alla Farine Magiche Lo Conte, all’azienda Ittica M. & G. di Gaudiello Walter e Minutolo Dyana. Degustazione e brunch veloce impreziosite dalla collaborazione dei dipendenti del Caap Gasparetti, Santarelli e Di Giuseppe. È intervenuta anche Anna Galanti per descrivere la sua azienda di quarta gamma, nuova frontiera dell’agroindustria che rappresenta la sfida del cambiamento.
Dopo questo incontro, gli studenti svilupperanno progettazioni che saranno volte a sviluppare l’idea del turismo in cui è il prodotto a vendere il territorio anche attraverso percorsi emozionali che uniscano arte, cultura, cinema ed enogastronomia. Un’idea vincente se tesa a coordinare e unire le piccole realtà imprenditoriali agroalimentari del nostro territorio per favorirne la competitività e migliorare l’offerta anche e soprattutto per i mercati esteri.