ASCOLI PICENO – E’ stato approvato il rendiconto finanziario 2013 ma non si affievolisce la polemica con Luciani Castiglia che torna all’attacco. Non convince proprio il bilancio approvato allo sfidante del sindaco Castelli durante le ultime elezioni e , dopo aver usato toni duri durante il Consiglio di mercoledì, il capofila dell’ala renziana del Partito Democratico ritorna sulla questione degli interessi moratori dei debiti fuori bilancio dell’Amministrazione, dei quali non vi è traccia nel rendiconto. Non hanno soddisfatto per nulla a Luciani Castiglia le risposte sia del primo cittadino che dell’assessore al Bilancio Gibellieri, che avevano dichiarato l’inesistenza del problema, con il consigliere Pd che si dice pronto a rivolgersi alla Corte dei Conti, specifico organo di controllo in materia.
“Il mio intervento in Consiglio sul rendiconto di gestione – spiega Castiglia – era improntato ai postulati contabili di comprensibilità, veridicità, attendibilità, congruità e prudenza, che ogni buona amministrazione dovrebbe adottare. Nessun tecnicismo, ma una analisi su un documento che desta molte preoccupazioni per i dati in esso contenuti. Parliamo di un rendiconto caratterizzato, purtroppo, dalla solita mancanza di trasparenza e leggibilità, ormai evidente scelta politica, poiché non supportato dalla possibilità di riscontro dei dati come diversamente attuato da altri Comuni. Ho espresso forti preoccupazioni sulla consistenza patrimoniale del Comune di Ascoli che si basa su un inventario immobiliare del 1997. C’è da chiedersi quale attendibilità possa avere un documento contabile basato su dati vecchi di 16 anni. Un dato importante poiché si parla di un valore di circa 150 milioni di euro che stranamente è rimasto pressoché invariato negli anni nonostante le varie alienazioni”.
“Alla fine ho trovato modo di sottolineare l’inesistenza di probabili debiti fuori bilancio – continua Castiglia – per il mancato pagamento degli interessi di mora sui debiti non pagati. Ovvero, in base alla nuova normativa gli interessi moratori decorrono dal giorno successivo alla scadenza del termine legale o contrattuale in maniera automatica vale a dire senza la necessità di alcun sollecito o richiesta da parte del creditore. Il Comune di Ascoli ci risulta avesse oltre 3 milioni di debiti non pagati al 31/12/2013, ma di questi interessi di mora nel bilancio non c’è traccia. Non meno preoccupante è stata la risposta dell’Assessore Gibellieri che in sostanza ha detto che la norma, sulla corresponsione automatica degli interessi, non viene applicata perché nessuno ne ha richiesto l’applicazione. Poco felice anche è stato l’intervento del consigliere Lattanzi che, invece di entrare nel merito delle cifre e delle questioni poste, ha invocato una presunta legittimazione derivante del risultato elettorale. Peraltro anche, sull’argomento, ha replicato che il problema dei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione e’ un fatto generale non capendo che stavamo discutendo di ben altro argomento, ovvero gli interessi di mora sui crediti. Considerato, come tutti sanno, che il comune di Ascoli ha accumulato fortissimi ritardi nei pagamenti dovuti ai creditori, 3 milioni di Euro al 31/12/2013 a cui si aggiungono i negati interessi, possiamo dire, parafrasando Tajani che aveva detto che l’Italia è tra i peggiori pagatori d’Europa, che il Comune di Ascoli è tra i peggiori pagatori d’Europa, altro che isola felice“.