ASCOLI PICENO – “Anche con la nuova Amministrazione, il centrodestra ascolano si mostra coerente con il passato”, questo è il sentore del gruppo consiliare del Partito Democratico al day after dell’approvazione del rendiconto finanziario. “Abbiamo sin da subito sollecitato la discussione sul piano politico, per capire come sono stati spesi i soldi dei cittadini e quale ricaduta ha avuto la gestione del denaro pubblico nella qualità della vita degli ascolani. – commentano – E abbiamo chiesto al nuovo assessore Gibellieri non tanto, ovviamente, conto delle scelte operate non da lui, quanto una valutazione politica, una sua visione del bilancio studiato in queste settimane. Ma l’assessore si è limitato a elencarci una sfilza di numeri”.
Se il Pd attendeva il Consiglio per parlare di bilancio consuntivo e aprire un confronto per valutare i problemi della città, le loro perplessità sono rimaste. “Il bilancio in modo tecnicamente ineccepibile, lascia però i coni d’ombra su quello che conta. – spiegano – Non basta sapere che non sono diminuiti i fondi del sociale, vogliamo capire come questi fondi sono stati spesi e quali ricadute hanno avuto tra i cittadini in difficoltà; se, ad esempio, gli asili nido sono costosi per il servizio erogato o perché le esternalizzazioni sono state dispendiose e vantaggiose solo per chi ha vinto il bando”. Tra i nodi da sciogliere anche la gestione delle Società Partecipate come Piceno Gas e Ascoli Servizi, il patrimonio comunale e la monetizzazione e i mutui accesi dal Comune.
“Nessuno dei grandi temi della città è stato affrontato e men che meno risolto: il Polo Universitario è in uno stato di empasse inquietante su cui chiederemo presto conto perché sta compromettendo il futuro di Ascoli città universitaria; il contratto con la Saba è scaduto da due anni e ancora della sua risoluzione e del piano traffico complessivo nemmeno una parola; i lavori pubblici dispiegati con prepotenza in campagna elettorale si rivelano per quello che sono: normale amministrazione. Peggio che andar di notte poi sulle politiche per il turismo e per la cultura, altro possibile mezzo di rilancio della città o sulle politiche ambientali e di riqualificazione urbana”. Va giù duro il Partito Democratico che vogliono mettere nero su bianco i problemi della città e della sua gestione, in vista del bilancio preventivo che verrà presentato presumibilmente a settembre, per il gruppo Pd “un ritardo spaventoso”.