SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il giallo sulla scomparsa di Pietro Sarchiè si infittisce ancora di più. Le ricerche del commerciante di pesce samebendettese si sono spostate in Lazio e precisamente a Fiumicino. Qui infatti mercoledì sera sarebbe stata agganciata per l’ultima volta la cella del telefonino di Sarchiè. Un vero e proprio giallo si sta montando attorno a questa vicenda e il cellulare dell’uomo sarebbe al centro delle indagini. Infatti, è stato segnalato che un altro uomo avrebbe risposto al telefono al suo posto. Le sue ricerche di Sarchiè vanno avanti dal pomeriggio del 18 giugno, quando la moglie ha denunciato il mancato ritorno a casa del marito e il sospetto di mancate consegne nei paesini dell’entroterra maceratese.
Secondo le ricostruzioni, Pietro Sarchiè è andato a lavoro alle 2 per il suo solito giro di consegne di pesce, ma a Pioraco non è mai arrivato; stando alle ricostruzioni dei carabinieri l’uomo si sarebbe diretto in direzione di Matelica. Ora le indagini dei carabinieri sono concentrate sul versante tirrenico e sul posto sono arrivati anche i suoi familiari che non riescono a spiegare cosa possa esser accaduto.