ASCOLI PICENO – Un Piano regolatore a “regola d’arte”. È quanto la Cna di Ascoli Piceno ha chiesto – rispondendo nei giorni scorsi all’invito dell’amministrazione comunale di inviare rilievi e proposte – riguardo al nuovo strumento per la programmazione urbanistica dei prossimi anni. “Il moderno piano regolatore – precisa Luigi Passaretti, presidente della Cna Picena – deve essere una sorta di piano di marketing per il territorio cittadino. Urbanistica, quindi, in funzione della vivibilità e dell’attrattività che il territorio deve avere riguardo ai turisti. E in questo contesto le attività produttive non devono più essere una sorta di isola da relegare da qualche parte o da isolare”.
“La dismissione ormai quasi totale della grande industria dal nostro territorio – aggiunge Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – fa tornare a coincidere gli asset del futuro con quello che è stata la nostra grande tradizione produttiva e quindi artigiana. Sia la valorizzazione del centro storico che la migliore vivibilità dei quartieri più decentrati passa da un armonioso sviluppo, e quindi da una convivenza di tutti gli attori della città. Siano essi residenti che artigiani o commercianti”.
Per la Cna il nuovo piano regolatore della città deve quindi trasformarsi in un nuovo motore di sviluppo. “Come Cna e in chiave di supporto alle nostre imprese – aggiunge Antonio Vinciguerra, responsabile del settore Costruzioni per la Cna Picena – pensiamo anche alle potenzialità occupazionali ed economiche che possono avere le ristrutturazioni fatte a regola d’arte. Il tutto in chiave di rispetto dell’ambiente e di risparmio energetico. In un’ottica del genere gli artigiani sono messi in condizione di svolgere un ruolo attivo e partecipe allo sviluppo di una città a misura delle nostre piccole e medie attività produttive e di conseguenza anche e sempre di più a misura d’uomo”.
“Ascoli – conclude il presidente Passaretti – è da sempre un grande centro commerciale naturale. Noi con i nostri artigiani siamo pronti a fare la nostra parte, come d’altronde facciamo da sempre. Ristrutturazione e rivitalizzazione delle antiche botteghe sono la nostra indicazione per una città migliore e turisticamente più attrattiva. Per questo rilanciamo la palla all’amministrazione invitandola a supportarci nel nostro percorso che punta a rendere botteghe artigiane e attività produttive un qualcosa che cittadini e turisti, in seno al tessuto urbanistico cittadino, possano percepire come un qualcosa di vitale e con cui loro stessi possono interagire. In sintesi, botteghe come il garage di casa dove poter partecipare alla fase produttiva di eccellenze e tipicità del territorio”.