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CASTEL DI LAMA – “Il piceno è un punto di riferimento importante per la sanità marchigiana. Quello che è stato fatto fin da oggi ci consentirà di essere avvantaggiati nel momento in cui la riforma sanitaria sarà operativa al cento per cento”. Il direttore dell’Area vasta 5 Massimo del Moro, ha aperto così gli Stati Generali della sanità picena che si svolti questa mattina nella sala consiliare del Comune di Castel Di Lama alla presenza del presidente Spacca, di Piero Ciccarelli, Antonio Canzian e dell’assessore Mezzolani, davanti a una platea di sindaci, operatori sanitari e stampa locale.

“Partendo da dati reali – ha detto Spacca – vorrei sgombrare il campo dalla sensazione che il piceno sia una realta penalizzata dal resto delle Marche. Ci troviamo a vivere un momento che è molto difficile per la sanità nazionale per i tagli fatti, e da un confronto che mette in discussione le stesse competenze delle Regioni anche in questo ambito. Prescindendo da questo, voglio ribadire che ogni cittadino marchigiano è meritevole della medesima attenzione e per questo abbiamo cercato di correggere i dati storici. La quota pro-capite assegnata ai cittadini dell’Area Vasta 5 in termini di risorse sanitarie è stata di 1.700 euro nel 2013, al di sopra di quanto ricevano i maceratesi e i fermani. Se parliamo di posti letto ogni mille abitanti qui ce ne sono 3,54, un dato perfettamente in linea con la media delle altre Aree Vaste. Il dibattito allora si deve spostare sulla migliore utilizzazione delle risorse disponibili e ne parleremo nei prossimi giorni con gli operatori. Se allora i flussi economici che arrivano qui sono uguali a quelli che vanno nel resto delle Marche, occorre che queste risorse siano usate meglio in una logica anche di complementarietà dei territorio“.

Il presidente della Regione ha anche fatto il punto sulle richieste e gli impegni concordati con Massimo Del Moro. “Uno dei problemi fondamentali è la Pet, requisito essenziale per tutti i percorsi oncologici. L’impegno è la sua collocazione entro l’estate. Il nuovo blocco operatorio, per cui abbiamo speso sei milioni di euro, consentirà di realizzare cinque nuove sale operatorie entro il 2015. Potenzieremo inoltre l’attività chirurgica e l’attività sanitaria. Saranno attivate due case della salute e potenziata l’intera rete socio-sanitaria, con il completamento della rete delle cure palliative e di quella di emergenza d’urgenza. Una cosa molto importante e attesa è lo sviluppo del polo di chirurgia vascolare e interventistica, che è uno dei punti deboli di questa regione. Sarà inoltre fondamentale riqualificare la sanità di confine”. Sui tagli, Spacca ha chiarito che essi coincidono con la necessità di riorganizzazione e di razionalizzazione di ogni risorsa impiegata.