CASTEL DI LAMA – Il giovane lamense Fabio Filipponi sarà al XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino tra gli autori del saggio “Caronte in cassa integrazione”, libro incentrato sulla disoccupazione nell’Italia della II^ Repubblica pubblicato dalla Fratini Editore di Firenze nella collana Cross Section dedicata all’attualità e ai temi sociali.
Lunedì 12 maggio alle ore 15 la presentazione alla presenza dell’editore e della giornalista Laura Pertici, vice caporedattore di Repubblica che ne ha curato la prefazione. “Sono orgoglioso di rappresentare Castel di Lama a questo importante appuntamento internazionale. Qui ho imparato che l’impegno tenace nelle attività che stanno a cuore, con l’ausilio e il contributo della tecnologia e dell’innovazione, può condurre a grandi risultati”, dichiara il giovane Filipponi.
Il saggio, disponibile in versione cartacea ed e-book scaricabile dal sito fratinieditore.it, tratteggia un acuto e spietato affresco sociologico della disoccupazione nell’Italia della crisi economica, uno spaccato di vita quotidiana che abbraccia tutte quelle risorse che attualmente si muovono alla ricerca di una opportunità lavorativa, suddividendole per età anagrafica, professione ricoperta, tipologie di difficoltà incontrate, conoscenza degli strumenti da utilizzare per una ricerca mirata ed efficace di nuova occupazione. “Il testo – afferma Filipponi – è nato dallo sviluppo del sito web consiglilavoro.it specializzato nel fornire consigli lavorativi gratuiti a chi si è ritrovato sbalzato fuori dal mercato del lavoro dalla sera alla mattina, a volte senza neppure rendersene completamento conto. Giovani-adulti che a soli 40 anni si sentono già vecchi, superati e non considerati da un sistema che estromette dal lavoro proprio quella classe sociale con più esperienza lavorativa che ha ancora tanto da dare e tanta voglia di esprimere il proprio elevato potenziale. E parliamo in massima parte di professionisti e manager”.
Il saggio si sviluppa attraverso l’analisi delle tante e-mail di richiesta di consigli che sono arrivate al sito. “Traspare chiaramente da parte di chi scrive una gran voglia di rivalsa, il desiderio di tornare a contare qualcosa, di essere presi in considerazione da una classe dirigente che spesso non fornisce loro validi strumenti per riscattarsi e tornare protagonisti delle proprie vite“.