ASCOLI PICENO – Gruppo consiliare Pd al completo per fare il punto sull’adozione del nuovo Piano Regolatore. “Dopo averlo tenuto nel cassetto negli ultimi 15 anni – ha esordito il capogruppo Stefano Corradetti – lo si è tirato fuori a poco più di un mese dalle elezioni. Una gestione che riteniamo sconsiderata. Il piano non contiene elementi fondamentali, come la viabilità o il centro storico e su questioni prioritarie come la riqualificazione dell’area ex Sgl Carbon si limita a un mero elenco numerico degli standard minimi di servizio pubblico e delle unità abitative. Insomma, a parte la cosiddetta villettopoli e il parco fluviale nel Prg non c’è altro”. Il Partito Democratico, insomma, riduce il piano regolatore a un mero atto dovuto di adeguamento al Piano Paesistico Ambientale Regionale (Ppar).
“Per non parlare del modo in cui è stato approvato il prg – continua il consigliere – con 21 voti favorevoli pescati anche dalla minoranza a causa dell‘incompatibilità di ben 7 consiglieri della maggioranza. Difficoltà su cui Castelli dovrà entrare nel merito”. “Manca completamente un’idea di Ascoli – si aggiunge Canzian – da un piano regolatore ci si aspettano indicazioni sulla vocazione di una città, ma questo Prg non apporta alcuna novità. Si parla soltanto di parco fluviale e orti urbani, poco per definire l’idea di città di un piano. Pare che Castelli non abbia una proposta da offrire agli ascolani”.
“Nemmeno in una città del sesto mondo – rincara Valentina Bellini – si confonderebbero due momenti tanto importanti come le elezioni e l’approvazione del piano regolatore. Aver usato questo strumento dà l’idea di quanto poco importi di Ascoli e degli ascolani a Castelli. La prossima mossa sarà il consiglio comunale, l’ultimo, del 9 aprile sulla discarica Relluce”. “Se l’amministrazione ci accusa di non fatto proposte – dice Ameli dei GD – ricordo su quanto abbiamo richiamato l’attenzione negli ultimi due anni: la ciclabile, il tema delle smart cities, il ruolo della stazione, gli orti urbani come centri di aggregazione, la rivisitazione dello stadio che manca nel Prg, la viabilità. E’ un’occasione persa”. “Questo Prg è una raccolta di dati – chiosa Gianfranco Bastiani -, una presa d’atto della situazione vigente. Spero che qualcun altro possa pianificare meglio questa città e che i cittadini, con il loro voto, esprimano un’idea di città molto diversa da quella offerta dall’attuale amministrazione”.