SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dalla narrazione all’operatività, è con queste parole che Gian Mario Spacca traccia i contorni del Master di Management del Turismo, in attivazione presso la sede sambenedettese dell’Università Politecnica delle Marche. Il percorso di alta formazione, che muove 100 mila euro di organizzazione, è stato realizzato in stretto collegamento con il sistema turistico per agevolare la sedimentazione delle conoscenze e competenze e favorire lo sviluppo di un nuovo turismo regionale; istituito dall’Istao in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, il sostegno della Banca dell’Adriatico e il contributo e il patrocinio (50 mila euro) della Regione Marche.
Il percorso è aperto ad almeno 20 allievi laureati alla triennale e/o specialistica, preferibilmente in Economia del Turismo, e con una buona conoscenza della lingua inglese. Il costo è di 6 mila euro e sono 10 le borse di studio per gli studenti marchigiani. Il Master vuole formare la figura del Manager del turismo e dell’ospitalità, fornendo le competenze per uno sguardo attento all’economia gestionale e organizzativa delle imprese turistiche e delle istituzioni o organizzazioni che si occupano di promozione e marketing del territorio. Al centro, insomma, la turism industry, per operare nei diversi settori della filiera con una visione interdisciplinare.
Durante il Master saranno rintracciate le sfaccettature del turismo marchigiano, dal mare all’enogastronomia passando per la cultura e i luoghi di culto, e studiate le forme di valorizzazione. Gli undici mesi di formazione saranno basati sull’alternanza di lezioni in aula e workshop, prevedendo anche stage ad hoc con l’obiettivo di concretizzare progetti lavorativi.
Soddisfazione per il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il preside della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche Gianluca Gregori, il direttore generale della Banca dell’Adriatico Roberto Dal Mas e Giuliano Calza general manager di Istao. “Economia del turismo intesa in modo integrato, un asset importante considerato che il turismo è il secondo motore di sviluppo della regione”, spiega il presidente Spacca. Oggi il patrimonio straordinario della Regione Marche potrà godere di nuove e future professionalità competenti, in grado di aprire un vero confronto e una intensiva attività turistica a tutto campo.