SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Durante il Consiglio comunale di oggi, sabato 29 marzo, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno del consigliere Morganti (Pd) in cui si chiede di studiare meglio la misura del fermo biologico della pesca, documento al quale hanno già aderito Confcommercio, Confesercenti, Asimprese, Associazione Albergatori e Cna sezione nautica. In particolare, nel documento si sostiene che la prossima estate si potrebbe evitare il fermo trovando vie alternative per dare riposo alle risorse ittiche assicurando, invece, disponibilità di pesce fresco. Anche l’assessore Urbinati ha sottolineato che questo tipo di fermo biologico non ha dato i risultati sperati ed è opportuno individuare periodi più utili insieme agli operatori della pesca e alle associazioni di categoria.
Il presidente di Asimprese, Luca Cantalamessa, ha commentato positivamente l’approvazione del documento presentato questa mattina in consiglio comunale a San Benedetto, sulla modifica alle modalità del fermo biologico. “È con soddisfazione che questa mattina ho assistito all’approvazione del documento redatto dalla marineria e spinto dall’assessore alle Politiche del mare Fabio Urbinati. – fa sapere in una nota Cantalamessa – Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire che il fermo biologico, negli ultimi 26 anni, ha soltanto danneggiato l’economia della pesca e del turismo. Ora Roma dovrà dare risposte chiare. – e prosegue – Il fermo biologico negli ultimi anni ha causato una paralisi del mercato nostrano del pesce costringendo alberghi e ristoranti a non poter servire il pregiato prodotto tipico di questo territorio”.