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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La sezione ascolana di Asimprese, Nati in Adriatico, Cooperativa Pescatori Progresso e Pesca Futura convocati al tavolo dell’assessore alla Politiche del Mare Fabio Urbinati per proseguire il percorso per la revisione del fermo biologico. Soddisfazione per il presidente Luca Cantalamessa (Asimprese – provincia Ascoli Piceno) per la sua prima convocazione al fianco dei vertici della marineria.

Nell’ambito dell’incontro è stato discusso un documento che sottolinea come tutte le parti in causa del tessuto economico territoriale chiedano a gran voce la modifica di un provvedimento che, fermando l’attività di pesca nel periodo di alta stagione turistica, danneggia non soltanto l’economia portuale, ma anche una larga fetta di economica territoriale. Se approvato sarà impugnato da assessore e pescatori e portato a Roma, sia all’attenzione della nuova direzione della Pesca che dello stesso Governo. La richiesta è quella di regolamentare il fermo in una maniera diversa che consenta di poter salvaguardare realmente le specie ittiche consentendo alle attività locali di poter lavorare senza fermarsi per tutti quei giorni.

“Abbiamo taciuto per anni – ha affermato Cantalamessa al termine della riunione – perché dagli anni Ottanta ad oggi ci hanno sempre detto che quel provvedimento serviva per salvaguardare l’Adriatico. Da qualche tempo a questa parte però la scienza ha provato che non è così. A questo punto gli operatori del turismo e dell’indotto che confluiscono in Asimprese, si schierano al fianco dei pescatori”. Lunedì sarà protocollata in Comune una lettera firmata Asimpresa che andrà a far parte del documento che sabato il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare.