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CUPRA MARITTIMA – Domenica 9 marzo alle 18 la Galleria Marconi di Cupra Marittima e Marche Centro d’Arte presentano “Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca, 16.10.2013 – 6.2.2014”, mostra personale di Rita Soccio curata da Loretta Morelli anche autrice del testo critico. L’allestimento potrà essere visitata fino al 5 aprile 2014, presso gli spazi della Galleria Marconi lungo corso Vittorio Emanuele, 70 di Cupra Marittima.

 

“Rita Soccio torna a parlarci del nostro tempo, delle sue contraddizioni, delle sue allucinazioni. – si legge nel testo critico – Riuscire a fermarsi e prendere coscienza di ciò che oggi plasma e scandisce le menti e le vite umane è una scelta sociale forte, coraggiosa e incantata. L’artista ha dedicato 588 ore alle parole. Una trascrizione lenta, costante e impetuosa di quanto è stato pronunciato da politici e uomini di potere dal 16 ottobre 2013 al 6 febbraio 2014. Questa azione di sfogo e protesta ha voluto mettere in luce l’abuso della parola e dell’intero sistema del linguaggio, lo svilimento e annullamento dei significati, l’alienazione del senso, lo scollamento verbale/reale. La denuncia dell’utilizzo violento e falsato di ciò che identifica l’entità dell’uomo è il motore della mostra”.

 

 

“Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca” è l’ultimo verso della poesia Das Wort di Stefan George, lo stesso che ispirò “L’essenza del linguaggio” di Heidegger. Il filosofo sosteneva un’esperienza poetica del linguaggio partendo da quella frase che esaltava il legame tra la parola e il suo essente; solo la parola fa sì che qualcosa appaia e diventi presente, tangibile; solo la parola è il rapporto stesso con la cosa che è.