Articolo
Testo articolo principale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La tragedia avvenuta sui binari della stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli ha sconvolto gli animi riportando al centro della cronaca il dramma della povertà e della solitudine. La cinquantaquattrenne era ospitata presso i Padri Sacramentini, si era rivolta ai servizi sociali comunali e risposto ai bandi occupazionali provinciali, ma le ombre della crisi economica e interiore l’hanno portata a compiere il gesto estremo. Intanto proseguono gli accertamenti sul caso; sono stati interrogati i macchinisti di Ancona che hanno dichiarato di aver visto la donna sola sul marciapiede della stazione e che, al passaggio del treno, si sia lanciata sui binari; non è stato ancora possibile rintracciare i suoi familiari.

Un dramma della solitudine e della povertà, insomma; condizione in cui versano troppe famiglie del territorio stando a quanto denuncia il presidente del comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro. “Interi nuclei famigliari, perché disoccupati o a causa della chiusura di un’attività commerciale, vivono il dramma quotidiano delle spese alimentari, delle bollette dell’acqua, della luce e degli affitti che non possono essere onorati per mancanza di denaro. – spiega – In sostanza una situazione preoccupante che mortifica e umilia non solo i bisognosi ma noi tutti”. L’ennesima spia di un malore sociale molto profondo, “è urgente intervenire prima che tale fenomeno penetri nei tessuti profondi della società civile con altre conseguenze drammatiche“.