ASCOLI PICENO – Non porta fortuna Ascoli all’Italia under 20 che viene sconfitti dai pari età della Polonia. L’incontro, valido per il Torneo delle 4 Nazioni che comprende anche Svizzera e Germania, si è concluso con il risultato di 0-1, ma gli azzurri hanno tanto da recriminare. Nei primi dieci minuti infatti prima Verre e poi Grifo falliscono due calci di rigore, entrambi procurati dal vivace attaccante del Cuneo Gomez. All’undicesimo poi, come nelle più classiche regole del calcio, i polacchi passano in vantaggio con un preciso colpo di testa del centravanti Zwolinski, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, una vera beffa. Per il resto poi monologo azzurro che sfiorano più volte il pareggio. La più clamorosa occasione è nella ripresa per il subentrato Forte, che approfittando di un buco della difesa ospite si trova a tu per tu col portiere Szromnik, smarcato il portiere però la conclusione dell’attaccante scuola Inter è respinta sulla linea dal disperato tentativo di Michalski, probabilmente con un braccio ma l’arbitro tedesco Kampka decreta solo il calcio d’angolo. Inutile il forcing finale con l’Italia che si intestardisce troppo con lanci lunghi facile preda dei lunghi difensori polacchi, mentre ogni volta che la manovra trovava sbocchi sulle fasce nella ripresa sia Grifo a sinistra che soprattutto Ricci a destra riuscivano a creare buone occasioni, ma la palla di entrare non ne ha voluto proprio sapere.
Continua quindi la maledizioni dei rigori al Del Duca, che dopo l’Ascoli colpisce anche gli azzurrini. Si è giocato davanti a circa 1.500 spettatori, per la maggior parte bambini delle scuole calcio che hanno incitato più volte gli azzurri. Una sconfitta che compromette la classifica del torneo con l’Italia che scivola al terzo posto con una sola partita da disputare. Ed è comprensibilmente amareggiato l’allenatore Evani nel dopo partita. I suoi ragazzi, schierati con un sacchiano 4-4-2, hanno offerto una buona prestazione, ma come ha sottolineato l’ex ala del Milan la squadra soffre di poca concretezza sottoporta e nel calcio gli errori si pagano. Sconfitta a parte Evani si è detto più che contento per i tre giorni passati ad Ascoli, con la comitiva che si è trovata più che bene in città sia da un punto di visto ricettivo che per i campi d’allenamento, ricordando di come quando veniva a giocare al Del Duca questo era sempre un campo tostissimo. Erano tempi di battaglie nella massima serie, partite che tutti i tifosi bianconeri sperano di poter rivivere.