SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Le ditte che verranno ascoltate domani pomeriggio in Commissione hanno l’unica colpa di dover incassare un totale di 900mila euro da due anni e mezzo“. Con queste parole il presidente della Commissione d’inchiesta sulla questione Stadio Riviera delle Palme Pierluigi Tassotti risponde a quanti si domandano l’utilità di ascoltare le ditte creditrici.
Stando a quanto ha spiegato Tassotti sono state le aziende stesse ad aver chiesto la possibilità di essere ascoltate; dopo l’ingegner Cinciripini e il dirigente comunale, insomma, dare la parola alle ditte creditrici sembra esser doveroso per far esporre la loro versione. Tra le ditte (quattro o cinque hanno chiesto la parola) ci sarà una rappresentanza di quelle tre che hanno aperto un’azione legale contro Rdp e non contro il Comune (come invece aveva riferito il sindaco Gaspari in conferenza stampa) tra cui si annovera anche quella del cognato di Tassotti.
La seduta di domani si svolgerà sul filo di lana considerato che il primo cittadino abbia più o meno esplicitamente invitato a disertare la convocazione. “Penso che domani i consiglieri di maggioranza non verranno, – prosegue – conto su gli altri membri della Commissione per raggiungere il numero legale e procedere sui lavori”. Il presidente, infatti, nonostante il grave veto de sindaco conta di chiudere le convocazioni con martedì prossimo, quando verranno ascoltati i consiglieri Emili e Pezzuoli, per poi stilare una relazione auspicabilmente condivisa da presentare in Consiglio comunale.
“La Commissione non è un tribunale, quindi io andrò avanti per la mia strada. E’ grave che il sindaco chieda di disertare la Commissione e tutti questi attacchi alla mia persona mi fanno pensare che Gaspari abbia qualcosa da nascondere. – prosegue – L’unico rammarico è di non aver registrato le audizioni e di non averle aperte alla stampa”.