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ASCOLI PICENO – Legambiente scatta una fotografia degli edifici scolastici dell’Italia per presentare una ricognizione sugli investimenti che gli enti locali fanno sul territorio a favore di quelle politiche che intrecciano la sostenibilità e la sicurezza degli edifici con l’applicazione di buone pratiche. Nello zoom la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dei capoluoghi di provincia con le loro strutture e i loro servizi; nella Marche Ascoli Piceno è inclassificabile.

 

La ricerca, che prende in considerazione l’anno di costruzione degli edifici, la manutenzione, l’esposizione al rischio ambientale e le certificazioni, pone Macerata alla 15esima posizione, Pesaro alla 48esima e Ancona alla 50esima, mentre Ascoli Piceno è stata esclusa dalla classifica perché non ha fornito dati sufficienti – stando al comunicato stampa di Legambiente Marche. Per la 14esima edizione di Ecosistema Scuola, insomma, gli edifici scolastici marchigiani risultano mediamente di recente costruzione; il 50,8% costruiti dopo il 1974, anno di entrata in vigore della legge antisismica, mentre il 49,23% negli ultimi 5 anni ha beneficiato di interventi per la manutenzione straordinaria e solo il 20% di questi necessita di manutenzione urgente. Costruite su aree a rischio sismico, solo il 25,4% delle strutture rispettano i criteri antisismici, mentre nel 13,3% di esse è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Bene per il collaudo statico, di prevenzione incendi, per gli impianti elettrici a norma; sotto la media nazionale, invece, in fatto di certificazione di agibilità (18,7% su 61,2%) e igienico-sanitaria (65,4% su 73,8%). Positivi, infine, i requisiti di accessibilità (82,3%) e le verifiche per la bonifica dell’amianto (3,1% bonifiche in corso)

 

Per quanto riguarda le pratiche ecosostenibili adottate le posizioni nella graduatoria oscillano ponendo Macerata al 14esimo posto, Pesaro al 52esimo e Ancona al 69esimo. In generale, sono ben il 63,8% gli edifici che usufruiscono del servizio di scuolabus, 9,2% quelli raggiungibili con il pedibus, entrambi sopra la media nazionale, solo il 2,7% risulta raggiungibile utilizzando piste ciclabili. In linea con la media nazionale la percentuale di prodotti biologici utilizzati (56,7%) e l’utilizzo di acqua di rubinetto (45,8%) nelle mense scolastiche; si discostano invece gli altri due parametri: l’82,3% delle mense che utilizza piatti in ceramica e solo il 5,2% dispone di cucine attrezzate (22,3% il dato nazionale). Per quanto riguarda la raccolta differenziata dati positivi rispetto alla media nazionale per plastica, vetro, organico e carta; negativi per alluminio, pile, toner e cartucce per stampanti (34,2%). In linea con il dato medio nazionale gli edifici che utilizzano fonti d’energia rinnovabile (13,1%); nel 58,8% di questi edifici sono installati impianti solari fotovoltaici, nel 41,2% impianti solari termici.