ASCOLI PICENO – Tanto pubblico e tanti applausi per il Gran Concerto di Capodanno. Palchi e platea gremiti a dimostrazione di come Ascoli sia affamata di lirica. A esibirsi nel sempre incantevole scenario del teatro cittadino è stata l’Orchestra Giovanile di Roma, tutti ragazzi dai quindici ai ventisei anni con presidentessa onoraria Ada Gentile, diretta dal Maestro Vincenzo Di Benedetto, ed il Coro Ventidio Basso del Maestro Giovanni Farina. In più anche quest’anno si è ripetuta la felice sinergia con le coreografie del corpo di Ballo Tina Dance, che ha impreziosito le esibizioni.
Dopo l’Inno di Italia è continuato l’omaggio a Verdi, per la ricorrenza dei duecento ani dalla nascita, con arie del Nabucco, del Trovatore e della Traviata, tra cui le celebri “Libiamo, libiamo nè lieti calici” e “Va pensiero”. Poi spazio ai poemi medioevali della cantata scenica Carmina Burana del compositore tedesco Carl Orff, che ha letteralmente rapito il pubblico grazie ai suoi più famosi brani come “O Fortuna”. Dopo il brindisi al foyer il secondo tempo si è aperto con l’Hallelujah di Handel, per poi passare ad un omaggio al cinema con i due valzer di Rota dai fil Il padrino e Il Gattopardo, per concludere poi con il medley sinfonico di Badlet da Pirati Dei Caraibi. Tanti gli applausi finali nella speranza che la grande lirica ritorni al Ventidio, ovvero a casa sua, e proprio in quest’ottica il sindaco Castelli, nel suo saluto iniziale, ha annunciato che si sta lavorando per riportare in città l’Aida, dove manca da ben quarantacinque anni.