Gli spettatori, si sa, ogni tanto hanno bisogno di favole. La Disney da sempre riesce a soddisfare i palati di chi cerca sullo schermo storie capaci di far sognare un po’, con leggerezza, sorrisi e miele a servizio di trame leggere e dal finale prevedibile. Ogni film va contestualizzato in base al modo di presentarsi e agli obiettivi che palesa. In questo senso, L’incredibile vita di Timothy Green non delude.
Jim Green (Joel Edgerton) e sua moglie Cindy (Jennifer Garner) devono convincere la direttrice di un centro adozioni di essere in grado di crescere un figlio. Iniziano così a raccontare la storia del loro incontro con Timothy (CJ Adams), un bambino comparso dal nulla in una notte tempestosa, considerato diverso a causa di alcune foglie che gli crescono sulle caviglie, ma dotato di una particolare positività capace di contagiare chi gli sta intorno.
Il film, attraverso personaggi volutamente sopra le righe che si confrontano sullo sfondo di una vicenda favoleggiante, prende spunto per affrontare in maniera molto leggera il tema delicato della genitorialità e delle implicazioni morali e sociali che ne derivano. Trattandosi di un’opera destinata a tutta la famiglia, non ci si deve attendere un pamphlet sul diventare genitori, né un dramma sulle difficoltà dell’adozione.
Peter Hedges punta semplicemente a regalare due ore scarse di sorrisi e tenerezza in stile Disney, ottime per una serata senza troppe domande.
L’obiettivo è pienamente raggiunto, anche grazie a un’ottima fotografia e ad una colonna sonora all’altezza. Il film non tradisce le aspettative e scorre leggero e senza intoppi lasciando alla fine un piacevole seppur prevedibile senso di compiutezza.
REGIA: Peter Hedges
ANNO: 2012
GENERE: Fantastico
DURATA: 104 minuti