SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo l’approvazione in consiglio comunale del piano di gestione della riserva naturale Sentina, è stata presentata nel dettaglio la valorizzazione dell’area attraverso l’adozione del documento principe per la regolamentazione dell’amministrazione della zona protetta. Centosettanta ettari, due agriturismi, un maneggio per ippoterapia e diversi casolari privati già esistenti che potranno diventare bed and breakfast e affitta camere, questo il possibile scenario per il polmone naturalistico rivierasco.
Prima modifica quella che riguarda il vicino depuratore che potrà essere ampliato esclusivamente per eventuali adeguamenti tecnologici inerenti alla depurazione delle acque. Considerata zona esondabile per la presenza del Tronto, il Piano di assetto idrogeologico non prevede alcun aumento del carico urbanistico, ovvero non potranno essere aggiunte costruzioni oltre a quelle già presenti. È stata confermata l’urgenza di un piano di difesa della costa e a marzo sarà chiesto alla Regione di intervenire sulle scogliere. Infine, è in fase di valutazione il progetto di ingegneria naturalistica per la sistemazione della foce del Tronto presentato dalla stessa ditta che ha realizzato i laghetti. La Sentina torna definitivamente a vivere grazie alla ridefinizione delle zone e dei casolari esistenti. “Ci auguriamo che questo nuovo piano di gestione possa far vivere l’area indipendentemente ai finanziamenti. – dichiara l’assessore Paolo Canducci – Questo intervento rappresenta l’opportunità di offrire un tipo di turismo caratteristico tra i diversi turismi”.
La riserva naturale oltre alla Torre del Porto di recente ristrutturata è costellata di diversi casolari: due diroccati di proprietà della Provincia nella fascia orientale a tutela integrale, destinati all’attività agrituristica, e altri privati che ergono nella zona centrale della riserva che, in base al nuovo piano di gestione, possono essere soggetti a ristrutturazione e adeguamento igienico senza però aumentare le volumetrie. Nessuna attività alberghiera e colata di cemento, quindi, l’accoglienza potrà essere solo a carattere famigliare nelle modalità di bed and breakfast e affitta camere e i campi dovranno essere coltivati in modalità compatibili con la riserva, così come indicato per la fascia a ridosso della strada. La Sentina, intesa come un parco a tutti gli effetti, aprirà i suoi scenari al turismo ambientalistico, destagionalizzato e dell’avifauna.