ASCOLI PICENO – Un catalogo d’arte, dell’anima, della terra natale. E’ tutto questo e molto di più “Paesaggi” di Tullio Pericoli, presentato questa mattina da libreria Rinascita da Eleonora Tassoni di Rinascita con la partecipazione del sindaco di Ascoli e di Massimo Sargolini, direttore del Master sul Paesaggio dell’università di Camerino. Si tratta di una raccolta, edita da Adelphi, dagli anni Settanta a oggi dedicata alle luci, alle forme e ai colori della nostra terra. Un volume che ha sembianze tipicamente tradizionali, ma che svela all’interno la morfologia di un libro d’arte che alterna immagini a frammenti di testo.
“Un album della nostra vita – ha detto il sindaco Castelli per salutare il pubblico e il maestro – ideale da regalare a Natale perché ci immerge in una lettura di noi stessi”. Una sala conferenze gremita che ha saputo accogliere l’opera di Pericoli in modo intimo e interessante, al riparo dalla confusione esterna.
L’idea del libro, ha spiegato il pittore, è nata per caso, mentre con l’editore si discuteva della riedizione de “La casa ideale”. “Volevo fare il gemello di Ritratti – ha raccontato Pericoli -. Non sapevo di stare componendo una complesità di lavoro che potesse essere racchiusa in un volume, poi invece mi sono accorto che c’era un filo conduttore, ma è stata una sorpresa anche per me”. I luoghi di Paesaggi sono riconoscibili perché familiari, ma nello stesso tempo trasfigurati dalle linee e dai colori. “Nascendo la prima cosa che si percepisce sono gli occhi della propria madre. I miei primi ricordi sono i paesaggi, i suoni, i colori. Crescendo questa immagine si è insinuata in me e si è sedimentata nella mia interiorità in modo indelebile. Cerco sempre di capire cosa vuol dire disegnare un volto, cosa c’è dietro un contorno”. I paesaggi di Tullio Pericoli hanno un’anima pulsante, sono attraversati da un fremito poetico.