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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Saper gestire l’emergenza; con questo scopo gli agenti della Polizia Municipale hanno seguito un corso di formazione o di aggiornamento per apprendere l’uso del defibrillatore. Grazie alla collaborazione degli operatori dell’Asur del reparto di Pronto Soccorso e i responsabili del 118, attraverso questa iniziativa è stata messa a punto l’attività avviata nel 2005 con l’auspicio di aumentare sia il numero delle postazioni pubbliche che il numero delle persone che sanno adoperarlo.

 

L’uso del defibrillatore, come ha ben spiegato il comandante Pietro D’Angeli e il personale sanitario che ha curato i corsi, rappresenta uno strumento di vitale importanza nei casi di arresto cardiaco; aumentare il numero delle persone che sanno effettuare un pronto intervento con l’ausilio di questo macchinario mobile, dunque, potrebbe migliorare la gestione dell’emergenza. Il comando della Municipale, da oggi dotato di defibrillatore, vanta un personale abilitato (di cui 14 con rinnovo dell’abilitazione e 7 formati ex novo) al suo utilizzo; il prossimo obiettivo prevede l’attuazione di un servizio mobile per garantire il pronto intervento anche nelle manifestazioni cittadine.

 

In Italia sono 60 mila i casi di arresto cardiaco e solo il 2% di questi riceve un pronto intervento. Di fronte a questi dati è risultato indispensabile creare una sorta di mosaico di reti d’intervento per sopperire al sistema pubblico sanitario che non riesce a dare di più in termini di reti e presenze capillari. Insomma, formare un sistema civile e tenere alta l’attenzione mette la comunità nelle condizioni di dare le risposte ai bisogni, in questo caso di primo soccorso.