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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Piceno Promozione, azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno e Unioncamere Italia, ha avviato il progetto “Le economie del mare” con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università di Camerino. Oggi sono stati presentati i risultati di un percorso che ha indagato l’economica locale e intercettato le possibilità di sviluppo territoriali, soffermandosi sui progetti di integrazione della filiera come le manifestazioni culinarie “Anghiò” e “Lu Vrédette”.

 

Un’indagine empirica, condotta durante l’edizione 2013 del Festival del Pesce Azzurro dall’Università Politecnica delle Marche, ha riguardato le relazioni tra le diverse filiere interessate dalla manifestazione, ma anche gli impatti sociali ed economici dell’evento attraverso la interviste e sondaggi. Evidenziati, dunque, punti di forza e di miglioramento affinché questi momenti possano rappresentare un segmento trasversale nell’economia tout court, dal turismo all’enogastronomia.

 

“È necessario misurare sempre la performance di tali eventi – dichiara il professor Gian Luca Gregori, pro-rettore vicario dell’Università Politecnica delle Marche e preside della Facoltà di Economia Fuà – tenendo conto dei suoi impatti economico-sociali, dell’incremento della notorietà della destinazione, ma anche della capacità attrattiva su soggetti provenienti da aree esterne al territorio e il livello di soddisfazione dei partecipanti”. Attorno alla manifestazione dedicata al pesce azzurro confluiscono naturalmente pescatori e commercianti ittici, ma anche ristoratori, albergatori ed altre filiere agroalimentari come quella del vino e dell’olio, sinonimo di amplificazione delle opportunità. “È però necessario potenziare i legami tra questi settori – aggiunge il presidente di Piceno Promozione Gino Sabatini – ampliandoli fino a comprendere operatori che ad oggi risultano non coinvolti, come gli operatori portuali e balneari”.

Insomma, la blue economy e la promozione del pesce azzurro potrebbe rivelarsi un’operazione vincente per il territorio e tutti gli attori dell’indotto; necessario, dunque, puntare sulle caratteristiche nutrizionali del pesce azzurro e soprattutto su un piano efficace che vada oltre la volontà di singoli, piuttosto che coinvolga una rete di operatori.