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Per omologarsi al modello Svizzero, a Bologna è possibile iscriversi a corsi di formazione utili per formare e preparare in maniera professionale assistenti sessuali per persone disabili. L’obiettivo della figura professionale in questione è quello di plasmare psicologicamente delle persone a una consapevolezza del ruolo che sarà affidato. Un’iniziativa degna di nota, che permetterà ai disabili di rispettare le pulsioni naturali del suo corpo, ricorrendo a un personale specializzato e tutelato dalla loro professionalità. Un diritto che spetta a tutte le persone che riescono soltanto a immaginare il contatto umano con un altro corpo in grado di farti esprimere una sessualità repressa dal silenzio di una stanza. La figura dell’assistente sessuale sostiene il disabile nel pensiero del tabù sessuale, fisico e sentimentale, coinvolgendolo in una sfera affettiva intima, per renderlo partecipe di tutte le sue necessità.

E’ necessario non vedere questo bisogno innato del disabile come un timore, ma con la consapevolezza che la crescita non congela le fantasie sessuali e naturali di un essere umano, ma le può amplificare, anche in condizioni di disabilità. E per sessualità non si intende necessariamente un rapporto completo, ma un contatto umano eticamente differente rispetto al meccanismo della prostituzione, meccanico e ripetitivo. Quello dell’assistente sessuale è un ruolo fondamentale per la vita del paziente disabile, per questo la figura professionale deve essere formata in una missione di solidarietà che rispetti le connotazioni etiche e solidali. Massimo Ulivieri, uno degli organizzatori del progetto bolognese dichiara: “Ci sono tanti progetti e tante idee difficili da realizzare quello che possiamo fare è far partire i nostri corsi di formazione per assistenti sessuali, sul modello della Svizzera, e formare così delle persone capaci e consapevoli di un ruolo importante e delicato, che spesso viene guardato con sarcasmo. Abbiamo messo a punto una proposta di legge che due parlamentari di Pd e Movimento 5 stelle si sono impegnati a sponsorizzare, insieme alla revisione della legge Merlin”.