SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Presentato stamane il progetto “Bifuel Marine San Benedetto del Tronto” ideato per la modifica delle motorizzazioni diesel ad uso marino professionale, al fine di consentire l’utilizzo di un doppio carburante (bifuel) gasolio-metano liquido (Gnl), per la realizzazione di un impianto di stoccaggio ed erogazione del Gnl da installare in prossimità della banchina di attracco. L’obiettivo è quello di consentire alle imbarcazioni l’utilizzo di gas naturale quale carburante secondario che andrà a combinarsi con il carburante primario (gasolio o olio combustibile) in percentuali che vanno da un minimo del 50% fino all’80-90%. Il sistema, definito Dual Fuel poiché consente la miscelazione contemporanea all’interno del motore, senza inficiare affidabilità e prestazione del propulsore stesso, permette di ottenere interessanti vantaggi: dalla riduzione del costo di gestione carburante e delle emissioni inquinanti all’allungamento degli intervalli di sostituzione degli oli lubrificanti, con effettiva riduzione dell’impatto ambientale per lo smaltimento dei fluidi esausti e conseguentemente delle spese fisse di gestione del natante.
“L’idea di questo progetto attuabile anche ai pescherecci rientra nel piano Green Economy; – spiega Giovanni Cimini in veste di vicepresidente di Confindustria e presidente del Distretto Energia da Nuova Tecnologia – per questo stiamo puntando alla stessa trasformazione dei motori attraverso l’installazione del sistema “retrofit” che avverrà in officina per imbarcazioni, all’interno del più vasto progetto che prevede la realizzazione di un impianto di stoccaggio ed erogazione del Gnl, in prossimità della banchina di attracco”. “Nello specifico il gas naturale a bordo dell’imbarcazione – spiega Alessandro Ciarma, general manager dell’Elettra Standard Oil – sarà stoccato in forma liquida LNG (Gnl) a -165° all’interno dei serbatoi criogenici appositamente sviluppati, in base alle specifiche norme vigenti in campo navale; anticipo anche che da gennaio avremo a disposizione specifici Kit Retrofit installabili su qualsiasi barca.” “Saranno dunque acquisite le certificazioni “Type Approval” dei vari componenti del sistema conseguite in base a prove sperimentali in laboratori accreditati RINA e successivamente con prove di verifica a mare” – prosegue l‘assessore allo Sviluppo Economico Fabio Urbinati.
La marineria ed il compartimento marittimo del comune di San Benedetto rappresentano per tradizione, know how e dimensioni, infatti, uno degli assi portanti della pesca marittima nazionale ed uno dei principali distretti nazionali nella filiera ittica, con aziende ed istituiti di livello nel campo di ricerca e sviluppo, del trasferimento tecnologico, della lavorazione, conservazione e distribuzione di prodotti, progettazione, realizzazione e fornitura di impianti e sistemi. “Il progetto pilota risulta in linea con i dettami del nuovo Piano Regolatore del Porto (P.R.P) – conclude Irene Cicchiello, responsabile Cna per la nautica – adottato dall’amministrazione comunale ed in procinto di approvazione finale. Tale piano persegue la riqualificazione ambientale dell’area oltre a costituire un programma innovativo ed appropriato per le imprese locali; sappiamo tutti che nella fase iniziale è indispensabile la cooperazione ed in un momento di congiuntura simile tutto ciò non può che risultare strategico come risposta ad un’esigenza”. Annunciato anche un convegno nazionale previsto per la prossima primavera proprio a San Benedetto che allargherà a tutto il paese l’innovativo progetto pioniere nel panorama verde della Green Economy.