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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Agevolazioni economiche per gli esercizi commerciali che non possiedono o decidono di togliere slot e giochi a premi; un forte segnale, quello proposto dalla cooperativa sociale onlus Ama Aquilone e l’ambulatorio per il trattamento del gioco d’azzardo patologico Rien Ne Va Plus ai Comuni di San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima. Si tratta di un vero e proprio incentivo fiscale comunale contro tutto il gioco d’azzardo che premia i titolari con uno sconto del 30% sull’importo della Tares.

 

Il Comune sambenedettese porterà questa variazione all’attenzione del Consiglio comunale di lunedì sera, che discuterà proprio di Tares e delle diverse azioni a sostegno delle famiglie numerose e anziani, e rende già nota la possibilità di fare domanda entro il 31 ottobre. Bar e locali, dunque, identificati in base al Codice Ateco della Camera di Commercio potranno presentare la richiesta di agevolazione che passeranno al vaglio degli uffici comunali e della municipale che verificherà l’assenza delle macchine per il gioco. Come sottolineato dall’assessore Fabio Urbinati, l’iniziativa è trasversale e riguarda il bene cittadino; assieme a lui l’assessore Margherita Sorge e lo staff della maggioranza che hanno provveduto a rimarcare l’effetto positivo che potrebbe sortire nonostante l’ammanco di 90 mila stimato (sulla totalità degli esercizi).

 

Per l’appunto lo sportello Rien Ne Va Plus ha provveduto a mappare il territorio rivierasco (San Benedetto, Grottammare e Cupra) e con l’ausilio dei dati forniti dal sito Aams è stato possibile tracciare lo scenario attuale che conta la presenza di slot machine in 66 bar, 11 tabaccherie, 2 internet point, 4 sale slot, 2 agenzie di scommessa, un pub, un ristorante, un circolo, un negozio e una sala bingo. Quando il gioco d’azzardo penetra anche nei contesti sociali legati alla vita quotidiana diventa sempre più urgente la necessità di porvi un freno: l’ambulatorio, il sito divulgativo di Rien Ne Va Plus e questo incentivo fiscale permetteranno di tener alta l’attenzione sulle ludopatie (prevenzione e cura).

“Il gioco d’azzardo è ormai una realtà presente in ogni città – sostiene la dottoressa Paola Modestini, responsabile del servizio della cooperativa sociale onlus Ama Aquilone – non solo confinata all’interno delle pur numerose sale slot, ricevitorie, tabaccherie, sale scommesse ma ben diffusa nei luoghi del quotidiano, come bar, ristoranti, gelaterie e locali d’intrattenimento”. Il lavoro di mappature e di presa di coscienza della diffusione del gambling sarà concluso entro il mese di ottobre, puntando a valorizzare le attività attraverso la consegna di una certificazione (accompagnata da materiale da esporre all’entrata o all’interno del locale) che attesta l’assenza di giochi d’azzardo. Attraverso questa opera di sensibilizzazione, i locali che sceglieranno di non avere slot al loro interno e di non proporre giochi con vincite in denaro potranno usufruire dell’agevolazione, appetibile passo nella lotta contro la diffusione dell’azzardo.