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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione Margherita Sorge replica alle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti della Provincia di Ascoli Piceno. Se la Provincia puntava il dito sulle assenze del Comune sambenedette durante le runioni, la Sorge comunica che di riunione riservata ai rappresentanti delle Amministrazioni ce ne è stata solo una e “il Comune di San Benedetto non era assente, ma rappresentato dal funzionario del Settore cultura e pubblica istruzione Anna Marinangeli”.

 

 

“Ho espresso con forza all’assessore provinciale Antonini la nostra contrarietà al progetto della Provincia di smembrare l’Ipsaar di San Benedetto. – prosegue Marherita Sorge – Ho registrato da parte dell’assessore Antonini un atteggiamento di totale chiusura espresso con un tono quasi sprezzante nei confronti delle mie posizioni. Ho avuto la sensazione che le scelte fossero già state fatte e che la riunione in questione sarebbe diventata poco più che una farsa per ratificare quando già deciso in altre sedi. Così è stato”. Le accuse non mancano anche per il vicepresidente della Provincia Pasqualino Piunti, consigliere Pdl nell’assise sambenedettese, che assieme ai suoi colleghi ha abbandonato il consiglio comunale in segno di protesta alla richiesta di sospensione del procedimento di riorganizzazione. “Chiudo ribadendo il nostro auspicio che la Regione non accolga la scellerata decisione della Provincia, motivata da ragioni incomprensibili, di smembrare ed umiliare l’Ipsaar piceno”.

 

 

Amareggiato anche il preside dell’Alberghiero Alfonso Sgattoni che smentisce il silenzio assenso da parte dell’istituto; oltre alla lettera giunta dalla rappresentanza studestesca sono stati inviati, in data 21 ottobre, i verbali del Consiglio d’istituto e del Collegio docenti entrambi contrari alla scelta di scindere l’Ipsaar, accorpando la sede ascolana all’istituto agrario nell’ottica di un polo tecnico nel settore agroalimentare. L’istituto Buscemi è in forte crescita e porre dei cambiamenti in questo momento potrebbe rappresentare un errore. Tutti sembrerebbero essere contrari alle proposte avanzate dalla Provincia di Ascoli Piceno; un progetto ritenuto lungimirante, descritto dallo stesso presidente Piero Celani come un’opera di riordino che andava oltre gli accorpamenti funzionali attuati solo per garantire la dirigenza e la segreteria d’istituto; e forse la scelta di smembrare l’Ipsaar potrebbe garantire autonomia proprio all’istituto agrario di Ascoli che entrerà in concorrenza con quello sambenedettese. Intanto per oggi pomeriggio è stato indetto un Consiglio d’istituto straordinario