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ANCONA – Dopo 21 anni le Marche potranno disporre di una nuova normativa organica sul governo del territorio. Un testo agile che conta 37 articoli che abroga otto leggi, in vigore nelle Marche, in materia di urbanistica e pianificazione territoriale. La Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa una proposta di legge che ridisegna tutta la legislazione regionale, per rispondere “a un quadro territoriale mutato e alla richiesta di un governo integrato del territorio, all’insegna della partecipazione”, ha riferito il vicepresidente e assessore all’Urbanistica Antonio Canzian nel corso di una conferenza stampa di presentazione; scompare, dunque, il vecchio Piano regolatore comunale, sdoppiato in un Piano strutturale intercomunale e in un Piano operativo.

La proposta che ha evidenziato Canzian, parte dalla considerazione che nei decenni trascorsi anche il territorio marchigiano ha subito trasformazioni con un veloce consumo delle aree disponibili, interessando parti estese e realizzando aggregati consistenti specie lungo le principali valli marchigiane. “Per favorire decisioni migliori – ha sottolineato il vicepresidente – oggi viene richiesto di integrare il lavoro dei vari soggetti istituzionali interessati al governo del territorio. La proposta di legge della Giunta regionale prevede procedure più agili per l’approvazione degli strumenti urbanistici, certezze delle regole e qualità delle decisioni, con una forte attenzione alla conservazione delle risorse primarie”. Territorio, paesaggio, ambiente e suolo saranno i cardini da salvaguardare e dai quali trae origine la nuova normativa; particolare attenzione anche ai processi partecipativi dei cittadini, per favorire una nuova consapevolezza sulla qualità urbana e territoriale, e per ricevere contributi positivi sulle scelte di pianificazione.

“Le Marche arrivano alla conclusione di un percorso, ultimato da altre Regioni, ma con una proposta di legge all’insegna della forte novità – ha riferito Antonio Minetti, dirigente del servizio Territorio e Ambiente – È un testo sul quale si concentrano le osservazioni delle organizzazioni scientifiche e culturali che ruotano attorno alla programmazione territoriale. Le Marche possono diventare, da questo punto di vista, un caso pilota a livello nazionale”. Anche il dirigente Urbanistica Achille Bucci ha sottolineato il percorso di partecipazione che ha portato alla definizione della proposta di legge: “Prima è stato avviato un confronto con il territorio, poi è stato attivato un sito sul quale sono confluite le osservazioni che sono servite a ridefinire il testo, adottando praticamente un metodo interattivo con la società marchigiana”.