MONTEPRANDONE – Prevista per sabato 5 ottobre l’inaugurazione del Centro Pacetti, luogo di accoglienza per anziani in difficoltà economica ma anche centro diurno con ospite la sede del circolo ricreativo per anziani di Centobuchi oltre che di accoglienza e incontro per giovani e adulti. L’opera nasce dalla volontà di Padre Alfredo Pacetti, nato a Montegallo nel 1913 ma con dimora nel convento di San Giacomo della Marca a Monteprandone, nutrito dall’intenzione di devolvere i risparmi di una vita per la costruzione di un ricovero per sacerdoti poveri da ricavare in un’ala del convento stesso. L’idea era bellissima, ma il terreno su cui sorge il convento meno poiché non adatto a lavori di restauro, per cui il frate consigliato dalla propria famiglia decise di affidare il suo progetto al comune stesso affinché rendesse concreta un’idea tanto nobile quanto unica nel suo genere.
“Testimonia il tutto il testamento risalente al 9 settembre del ’94, secondo il quale la volontà di mio zio ormai malato mi fu affidata, così che mi impegnai per esaudire il suo desiderio affidando nelle mani dell’Amministrazione Comunale l’iter che mettesse in atto le disposizioni del lascito testamentario col dono di quasi 1 miliardo de lire: fu col mandato dell’allora sindaco Ruggeri che venne accettata la somma e individuato il terreno per la costruzione di un edificio per anziani. Mentre al seguente sindaco Menzietti, nel 2004, è riconosciuto l’impulso decisivo che permise l’approvazione del preliminare progetto dell’architetto Acciarri, divenuto definitivo l’anno successivo con l’ammontare totale dei lavori a 1.285.000 euro”, racconta Giuseppe Pacetti, nipote del benefattore.
“Nel 2008 l’incarico passa nelle mani dello studio ProTec di San Benedetto del Tronto per l’ultimazione dei lavori, a cui si aggiungono quasi 600.000 euro per interventi su allestimenti esterni e interni per un totale costo complessivo dell’opera di 1.825.000 euro – precisano l’ingegner Amadio e il geometra Di Cretico dello studio ProTec –. Si tratta di una struttura su due livelli con 4 unità abitative ognuna di 45mq (ciascuna dotata di stanza doppia, cucina e bagno) che ospiteranno coppie di anziani e non assegnate secondo il bando pubblicato il 1 ottobre, più un’aula didattica, una sala polifunzionale, una sala bar, uffici per i servizi e un auditorium con palcoscenico che ospita 180 posti. Anche la scelta dei materiali rispecchia lo spirito di accoglienza e funzionalità che si prepone una struttura così gradevole e fruibile”.
“Grazie alla lungimiranza di Padre Pacetti l’opera, partita come semplice accoglienza per anziani, è divenuta luogo di aggregazione e ricezione di spettacoli, convegni, concerti, attività sportive come danza e ginnastica, ma anche a carattere educativo come corsi di alfabetizzazione informatica o inglese, momenti aggregativi e gare di carte, grazie anche ai preziosi collegamenti che circondano la struttura su ogni lato: a ovest con la scuola media e d’infanzia che sorgono Colle Gioioso grazie ad una splendida scalinata giardino, a est con la passeggiata che attraversa il parco pubblico ed il parcheggio adiacenti via San Giacomo, infine a sud con la viabilità veicolare – proclama entusiasta il sindaco Stracci –. Sono certo che essa costituirà un nuovo e salutare collante per un rapporto speciale tra nonni e nipoti”.
Un ricco programma è previsto per i due giorni inaugurali in cui, dopo il saluto delle autorità e dei familiari del benefattore, si svolgerà una vera e propria festa colorata dalla partecipazione culturale e sociale di diverse associazioni, che aprirà le porte di una struttura considerata fiore all’occhiello del territorio.